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Cronaca

Vendeva nel negozio alcolici e superalcolici di contrabbando: denunciato esercente di Como

Sequestrate oltre 1.540 bottiglie di whisky, rum, vodka, tequila, vodka e birra

Sugli scaffali del suo negozio vendeva alcoli e superalcolici di contrabbando. Bottiglie di whisky, rum, tequila, vodka e birra provenienti dall'estero sulle quali non erano state pagate le accise. Nei guai è finito il titolare di un esercizio commerciale di Como al quale i militari della guardia di finanzalariana hanno contestato numerose altre violazioni realtive anche a un secondo negozio che l'uomo gestisce a Bergamo. 

Le accuse

Sottrazione al pagamento ed all’accertamento delle accise sulle bevande alcoliche, contraffazione, ricettazione, impiego di lavoratore in “nero”, tra l’altro, clandestino sul territorio dello Stato e cattivo stato di conservazione di prodotti alimentari, queste le principali violazioni che hanno “animato” il teatro delle operazioni poste in essere dalle Fiamme Gialle comasche, le quali hanno provveduto a cautelare l'ingente quantitativo di merce sequestrata e a segnalare il rappresentate legale della società, di nazionalità peruviana, sia alla Procura della Repubblica di Como che a quella di Bergamo.

Contrabbando e lavoro in nero

Il sistema di frode consisteva nell’introduzione clandestina, da Paesi esteri, di alcolici, tramite “canali” non autorizzati, evitando, in particolare, lo stoccaggio degli prodotti nei depositi fiscali italiani, ovvero impianti autorizzati dall'amministrazione finanziaria a fabbricare, trasformare, detenere, ricevere o spedire merci sottoposte ad accisa. L’importazione di tali prodotti illegali, principalmente di produzione brasiliana, argentina, cubana, messicana e colombiana, avveniva in totale evasione d’imposta. Nello specifico, le operazioni di polizia (eseguite in due punti vendita di Como e a Bergamo) hanno, complessivamente, consentito di sequestrare penalmente 1.540 bottiglie di alcolici e super-alcolici sottratte al pagamento delle accise in Italia e di accertare (tramite l’analisi della documentazione contabile relativa all’anno d’imposta 2021) la vendita illegale di oltre 3mila bottiglie di alcol. Nell’ambito delle operazioni di polizia svolte, le Fiamme gialle lariane hanno rilevato, inoltre, nel punto vendita di Como, la presenza di una lavoratrice “in nero”, clandestina sul territorio dello Stato, la quale prestava la propria manodopera senza regolare contratto di lavoro.

Violazione delle norme sanitarie

Contestualmente, altri finanzieri del Gruppo Como, insieme ai funzionari dell’Ats di Bergamo, hanno riscontrato precarie condizioni igienico sanitarie presso il punto vendita bergamasco e hanno sottoposto a sequestro amministrativo (finalizzato all’immediata distruzione) circa mezza tonnellata di derrate alimentari mal conservate (tra cui pollame, pesce, spezie e farine).

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