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Comaschi sfuggono all'incendio del Kilimangiaro: "All'improvviso il cielo è diventato arancione"

Il racconto di Federico Piffaretti: "Stavano realizzando un documentario"

"Abbiamo visto il cielo diventare da blu ad arancione in meno di due ore e foglie bruciate e cenere venire trasportate dal vento: ci siamo preoccupati molto e qualcuno di noi era davvero spaventato, le stesse guide che ci stavano accompagnando sono state colte di sorpresa". A parlare è Federico Piffaretti, 43 anni di Como, esperto di trekking: si trovava a non molta distanza dalla vetta del Kilimangiaro quando l'11 ottobre è divampato un gigantesco incendio.

Federico Piffaretti-2

Federico si trovava in Tanzania per giarare come co-protagonista un documentario. Nella sua troupe composta da otto persone c'era anche la regista di Lomazzo, Guia Zapponi e Giovanni Sada, il vincitore di X-Factor 2015. "Il documentario a cui abbiamo lavorato - spiega Federico - parla della passione e della filosofia del viaggio. Quella del Kilimangiaro era l'ultima tappa, ma abbiamo dovuto anticipare il ritorno. Stavamo salendo verso l'ultimo campo base quando alla sera ci hanno avvisato che a qualche chilometro di distanza era divampato un incendio. Le guide, però, non si sono preoccupate perché ll'incendio era lontano e il fumo, che sarebbe dovuto rimanere più basso di quota, non avrebbe dovuto crearci problemi.  Ma il giorno dopo, al mattino, quando dovevamo partire per proseguire l'ascesa, abbiamo visto una grande nube di fumo elevarsi velocemente, come un'esplosione e il cielo si è oscurato in pochissimo tempo. In due ore è passato dal blu terso a un fosco arancione".

A questo punto era impossibile proseguire e il rischio era di restare per così dire intrappolati dal propagarsi dell'incendio. "E' a questo punto - continua Federico - che abbiamo visto le guide preoccuparsi molto ed essere indecise sul da farsi. Abbiamo iniziato a scendere sperando di non acusare problemi di respirazione. Ci trovavamo a 4.250 metri di quota e sentivamo un forte odore di fumo e bruciato, ma per fortuna siamo tornati indietro sani e salvi e nessuno si è sentito male".

Un'esperienza, questa, di cui certo Federico farà tesoro e che non mancherà di raccontare alle persone che in qualità di accompagnatore di media montagna guiderà d'ora in poi sui sentieri e percorsi del Lago di Como.

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