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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Como, prostituzione nelle case vacanza (e il sesso si fa senza mascherina)

I prezzi degli appartamenti turistici sono crollati a causa del covid e alcune escort ne approfittano

Case vacanza come luogo di prostituzione. Succede anche a Como. Molte escort affittano case vacanza per prostituirsi e adesso che i prezzi degli appartamenti turistici sono crollati a causa del covid il fenomeno è diventato ancora più diffuso. Una casa vacanza che costa 50 euro al giorno è più che abbordabile per una escort che magari ne guadagna 100 in mezz'ora. Metti poi che si tratta di appartamenti ben arredati, in ottima posizione e con privacy garantita, diventa difficile rinunciare a una sistemazione del genere per condurre il proprio business del sesso. 

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Alcuni host che gestiscono appartamenti vacanza in centro Como (e non solo) hanno confermato che il rischio di ospitare donne e trans che si prostituiscono è più che reale e spesso non ce ne si accorge nemmeno, perché la prenotazione avviene regolarmente attraverso i soliti siti come Airbnb e Booking e magari il check-in avviene in modalità "self" (per esempio recuperando le chiavi in una scatoletta con codice installata fuori dal portone). 

Quello che poi accade all'interno delle mura di queste strutture ricettive extra-alberghiere è per lo più facilmente intuibile, con l'aggravante, però, che in questo periodo quasi nessuna prostituta adotta precauzioni anti-covid, vale a dire la mascherina. Insomma, la stragrande maggioranza di loro è disposta a incontrare clienti estranei e accoglierli in casa senza mascherina. Cosa, questa, che stando alle disposizioni e avvertenze del governo contribuisce alla diffusione del coronavirus.

Un host del centro storico, che desidera restare anonimo, ci ha raccontato la sua recente esperienza: "Ho ricevuto una prenotazione che sembrava regolare. Il giorno del check-in l'ospite mi ha telefonato e dalla voce ho intuito si trattasse di un transessuale, così ho inserito il suo numero di telefono in Google e ho trovato diversi siti di escort. Allora l'ho richiamata e le ho detto che se era sua intenzione prostituirsi nella mia casa vacanza poteva toglierselo dalla testa". La escort, che inizialmente ha detto di trovarsi a Como solo per vacanza, alla fine ha ammesso: "Sono una di alto livello, i miei clienti sono gente per bene che pagano anche 300 euro per stare con me mezz'ora". ma l'host non sentito ragione: "Le ho detto che avrei segnalato la cosa alla Questura se insisteva per fare il check-in e le ho anche detto che nel palazzo dove c'è la casa vacanza è vietata la prostituzione. Alla fine ha desistito".

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