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Coronavirus

Lombardia, venerdì 19 nuovo monitoraggio. Si va verso zona arancione e ipotesi lockdown totale nel weekend

I prossimi dati che verranno esaminati decideranno cosa accadrà a Como e in Regione: ecco le ipotesi

Sono sei le regioni italiane che rischiano la zona arancione da venerdì 19 febbraio, ovvero dopo il report #40 dell'Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute, mentre il governo Draghi ragiona attorno all'ipotesi di un lockdown totale. Le regioni, scrive oggi 17 febbraio il Corriere della Sera, sono Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche e Piemonte. 

Se dopo il periodo natalizio la situazione sembrava essersi stabilizzata, sono le nuove varianti ora a preoccupare. Questo sarà il primo scoglio da superare e sarà senz'altro una variabile molto influente sulle decisioni che verranno prese venerdì 19. Decisioni che potrebbero anche vedere l'utilizzo di nuove limitazioni. Ci riferiamo all'ipotesi, già esplicitata la scorsa settimana dal ministro Speranza, di mettere tutta Italia in zona rossa nel weekend per evitare un eccessivo riversarsi di gente sulle strade, nei negozi e ristoranti, come successo lo scorso weekend anche a Como

Ci sono quindi più possibilità e "combinazioni" che potrebbero essere messe in atto da governo e regioni per contrastare il covid:

  • Delineare i colori giallo, rosso e arancione per le regioni. Questo sarà deciso dal governo in base al report dell'Iss di venerdì 19 febbraio.
  • Stabilire come affrontare i fine settimana, per evitare la terza ondata: anche in questo caso sarà il ministro della Salute a valutare se sarà opportuno mettere in lockdown totale tutta Italia nei weekend.
  • Zone rosse locali. In Lombardia sono già quattro i comuni dichiarati zona rossa. In questo caso la decisione è stata presa dal governatore Attilio Fontana che ieri, 16 febbraio, ha firmato un'apposita ordinanza per i paesi di Bollate, Viggiù (Varese), Mede (Pavia) e Castrezzato (Brescia). Il presidente della Regione - sentito il ministro della Salute - lo ha stabilito con una ordinanza e la decisione è stata presa "in relazione all'insorgere di cluster di contagio in alcuni comuni lombardi, legati alla diffusione di varianti del virus". Con questa ordinanza ha anche disposto che le attività scolastiche e didattiche di tutte le classi delle scuole primarie e secondarie in questi comuni si svolgano esclusivamente con modalità a distanza. Questa sospensione riguarda anche asili nidi e scuole materne. L'ordinanza sarà valida fino a mercoledì 24 febbraio.

Intanto il 5 marzo scade il Dpcm attualmente in vigore e il governo Draghi dovrà prendere le prime decisioni sulle restrizioni da attuare e su quale strumento legislativo utilizzare per farlo. Potrebbe essere utilizzato il decreto legge invece del Dpcm lasciando poi il potere di ordinanza alla Protezione Civile o ai ministri. 

Nella migliore delle ipotesi, quindi, la Lombardia potrebbe rimanere in zona gialla con qualche zona rossa locale. La situazione in cui potremmo trovarci con maggiori restrizioni sarebbe invece quella di tornare in zona arancione, sempre con zone rosse locali, e nei weekend il lockdown totale. Non ci resta che aspettare le decisioni di venerdì 19 febbraio, dopo il report #40, sperando di avere un minimo preavviso in caso di ulteriori restrizioni. 

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