Bassone, il carcere di Como è il più sovraffollato della Lombardia

La situazione nelle carceri della Lombardia è critica a causa del sovraffollamento. Il Bassone di Como detiene il triste primato: è il carcere più sovraffollato, 171% (+24% rispetto a gennaio 2022) con 387 detenuti per 226 posti letto con una presenza di detenuti stranieri di oltre il 56%.

A seguire quelli di Bergamo con un sovraffollamento del 167%, 534 detenuti su 319 posti, Varese 166%, Brescia 160%, Monza 157%, Busto Arsizio 156%”.

“Nelle 18 carceri della Lombardia ci sono 8.109 detenuti presenti a fronte dei 6.161 posti disponibili con un conseguente sovraffollamento del 131%. Dei 4.700 detenuti in più oltre la capienza regolamentare in tutta Italia, quasi duemila, il 41%, sono rinchiusi nei penitenziari lombardi. I dati si riferiscono all’ultima rilevazione disponibile sul sito del Ministero della Giustizia aggiornata al 31 gennaio 2023. Il carcere più sovraffollato, 171% (+24% rispetto a gennaio 2022), è quello di Como con 387 detenuti per 226 posti letto con una presenza di detenuti stranieri di oltre il 56%.”, spiega Lo Presti in una lunga relazione.

L'altra criticità nelle carceri lombarde riguarda la presenza di detenuti stranieri che rappresentano il 46% della popolazione detenuta, con punte del 63% a Cremona, 60% a San Vittore, 59% a Pavia, 56% Busto Arsizio.

"In mancanza di mediatori culturali - prosegue Lo Presti - le differenze linguistiche e i problemi di salute mentale di molti stranieri, rendono impossibile il lavoro del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria che oltretutto soffre di una carenza di personale in tutti i ruoli. In Lombardia siamo sotto di oltre 600 Poliziotti tra Agenti, Sovrintendenti, Ispettori e Funzionari del ruolo direttivo. La riforma Madia aveva già ridotto la pianta organica e, considerando anche qualche centinaio di figure distaccate presso altre regioni, sulla carta ci dovrebbero essere in servizio 4.673 Poliziotti, mentre sono poco più di 4.000”. Tutto questo, sovraffollamento e carenza organica, determina carichi di lavoro e di responsabilità pesantissimi, aggravati dal dovere di assolvere anche le mansioni superiori, senza avere un’adeguata formazione e preparazione professionale e retribuzione economica”.