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Ecco come sarà possibile sciare in Svizzera

La pandemia mette il freno anche allo sci

Mentre qualche virologo italiano si è già lasciato andare alla reprimenda invernale, chiedendo una rinuncia agli sciatori senza nemmeno spiegarne le reali ragioni, dalla Svizzera dove lo sci non è solo storia ma anche economia di una nazione, già si pensa dove e come si potrà trascorrere la prossima stagione invernale sugli sci o sulla tavola.

Come riporta il Corriere del Ticino, pare che le grandi località sciistiche elvetiche siano ancora ottimiste. Nonostante l’aumento di casi di coronavirus anche oltreconfine, molti appassionati non vedono l'ora dell’arrivo dell’inverno e della prima neve per tornare sugli sci, soprattutto i comaschi che hanno visto interrotta la scorsa stagione già a febbraio. Di sicuro sulle piste e sugli impianti ci saranno regole più severe rispetto al passato, nulla è più come prima. L’obbligo di indossare mascherine protettive, anche se in Svizzera all'aperto non sono obbligatorie, il mantenimento della distanza e la disinfezione saranno misure precauzionali che verranno introdotte quasi ovunque.

Sugli impianti di risalita al chiuso, come ad esempio funivie, ovovie e ferrovie di montagna, come ha ricordato Markus Meili, direttore degli impianti di risalita di St. Moritz, sarà in vigore l’obbligo di indossare la mascherina, mentre in coda bisognerà mantenere le distanze. A Zermatt , ai piedi del Cervino, altra località molto amata dai comaschi, saranno aperte tutte le funivie. Curiosità il fatto che l’ufficio del turismo metterà  a disposizione una sciarpa tubolare che permette una protezione simile alla mascherina. Sulle piste invece non cambia nulla, perché - come ricorda Simona Altwegg di Zermatt Tourismus - gli sciatori sono all’aria aperta e la distanza minima quando si scia viene comunque mantenuta.

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