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Bonus vacanza, troppe strutture non lo accettano, burocarzie e confusione: la storia di Giovanni

È davvero così facile ottenerlo? Ma sopratutto utilizzarlo? Giovanni, di Oltrona ci racconta la sua esperienza

Si è parlato tanto di questo Bonus Vacanza che avrebbe dovuto in primis aiutare gli italiani ad andare in ferie nonostante i vari problemi economici creati dal coronavirus e contemporaneamente ravvivare le attività turistico ricettive, incentivando, di fatto il turismo. Queste erano senz'altro le buone intenzioni del Governo quando ha stabilito di erogare questi bonus. Eppure non tutti hanno avuto belle esperienze in merito e in tanti hanno rinunciato a richiederlo, chi perchè comunque non può prendersi ferie chi perchè ha trovato complesso o comunque inefficace il metodo di erogazione. 

Riceviamo da Giovanni Clerici che vive in zona Oltrona di San Mamette, un messaggio circa la sua esperienza in merito al bonus vacanza a cui poi ha rinunciato e ci è quindi, parso evidente che, al di là del metodo di erogazione (che via App non è ancora attivo) il suo problema più grosso sia che il più delle strutture non sembrano aderire. 

«Attualmente, ci spiega telefonicamente Giovanni, non è ancora possibile richiedere il bonus via App (come consigliato) perché non è ancora stato attivato sull’applicazione IO, ma in ogni caso anche se un cittadino ha il diritto e ottiene il codice per avere il bonus difficilmente troverà una struttura turistica che lo accetterà».

Giovanni (56 anni) e Janette, la moglie, per esempio sono soliti trascorrere le loro vacanze in montagna vicino a Bormio. Prima di cominciare l'iter burocratico hanno telefonato all'hotel dove solitamente risiedono che ha risposto loro di non accettare il bonus.

Quindi o ci si arma di santa pazienza e si chiamano tutti gli hotel della zona dove si vorrebbe andare e si chiede se il bonus vacanza viene accettato o si cambia destinazione, ma anche in questo caso sarà inevitabile fare una serie di chiamate perchè non ci sono liste uffiiciali di chi accetta o meno questa forma di "pagamento". È una decisione che spetta all'hotel o alla struttura. Giovanni ci ha detto di aver telefonato all'info point turistico della località dove voleva villeggiare ma che non avevano alcuna lista ufficiale. Alla fine lui e la moglie hanno rinunciato al bonus, ma almeno andranno nel loro luogo del cuore ad un prezzo comunque conveniente. 

«Chiariamo subito che io capisco perfettamente gli albergatori che non accettano il bonus perchè non solo l'imprenditore non ha alcun beneficio, ma dopo questo periodo di chiusura è chiaro che serva liquidità, e un recupero sulla tassazione futura non è un grande aiuto. Consideriamo anche che per esempio, chi fa una vacanza in montagna, ipoteticamente, può spendere anche cifre intorno ai 600 euro e su queste il bonus per l'albergatore incide molto. Tolte le spese non gli rimarrebbe molto attaccato. Diverso se si trattasse di una vacanza di 3000 o 4000 euro ma chiaramente, essendo il bonus vacanze basato sull'ISEE e comunque non potendo essere superiore ai 500 euro ( in base al numero dei componenti della famiglia) è ovvio che non parliamo di vacanze costose».

Non dimentichiamo che, ad esempio tramite l'applicazione IO non è ancora attivabile e che comunque Giovanni è uno che se ne intende di queste cose, sia a livello informatico che burocratico. Certamente per altri sarebbe molto difficile comprendere anche solo come fare o riuscire ad ottenerlo in tempi utili per la vacanza. Pur vero che il bonus è valido fino a dicembre 2020, ma per questa estate, in effetti, si è un pò tirati. 

«Allora, premesso che un cittadino sia in grado di arrivare a percepire il proprio codice sconto, provate a chiedere dove questo vi verrà riconosciuto! Logico, ma chi è quel pazzo imprenditore che anticipa uno sconto del genere al cliente, per poi affrontare a sua volta una procedura machiavellica per vedersi rimborsato lo sconto chissà quando? Questi politici- dice Giovanni- credo che la carriera l’hanno costruita nelle fiere di paese e negli autogrill, con il tavolino e il gioco delle tre campanelle. Nell’ultimo mese sono passate centinaia di notizie sui media, su come fosse la procedura per richiedere il bonus, sui requisiti, perché non si è preso in mano un telefono e si è iniziato a chiedere alle strutture turistiche, verificando che probabilmente il 99% di queste non ne vogliono nemmeno sapere ?Penso che sarebbe più che ora che la politica italiana la finisca di 'prendere per il sedere la gente', sarebbe il minimo che possono fare perché la gente inizia a stancarsi!». Questa l'esperienza di Giovanni, magari altri sono stati più fortunati. È pur vero però che, come controprova, appena attaccato il telefono con Giovanni, abbiamo telefonato all'Infopoint di Como che ci ha confermato di non aver ancora la lista delle strutture che accettano il bonus. Questo solo per evidenziare come, anche una volta superato lo scoglio dell'erogazione e dei requisiti richiesti, sarà poi così facile trovare dove andare? 

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