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Controlli anti-covid sui bar, appello di Confesercenti Como: "Sanzioni solo in caso di recidiva"

Il presidente Casartelli: "Ammonire chi sbaglia prima di imporre la chiusura di un locale"

Contro la "strage" di locali chiusi dalle forze dell'ordine per carenza di misure anti-covid prende posizione l'associazione Confesercenti Como. Dopo l'ennesimo week-end in cui polizia e carabinieri hanno multato e obbligato alla chiusura per uno o due giorni diversi bar e pub, il presidente di Confesercenti Como lancia un appello rivolto alle istituzioni e alle autorità che hanno il compito di effetture i controlli anti-covid.

“Chiediamo comprensione e collaborazione a tutte le articolazioni dello Stato - dichiara Claudio Casartelli -. Le imprese della ristorazione vengono da mesi di chiusura forzata durante il lockdown e anche ora che hanno riaperto le cose non sono brillantissime come lo scorso anno. In particolare, l’assenza dei turisti americani e asiatici si sta facendo sentire e far quadrare i conti e mantenere i livelli occupazionali è cosa tutt’altra che semplice. Dobbiamo renderci conto che le imprese non hanno risorse per assumere steward e personale ad hoc per controlli supplementari. Lo Stato ha cercato di alleviare le pene delle imprese con incentivi economici ed ammortizzatori sociali: chiediamo allo stesso Stato - è l propost di Casartelli - di essere comprensivo e collaborativo ammonendo le imprese che dovessero sbagliare qualcosa nell’applicazione delle norme per contrastare il Coronavirus, elevando sanzioni e disponendo provvedimenti che pesano come macigni come la chiusura solo in caso di recidiva, applicando sempre la normativa con buonsenso e comprensione perché siamo tutti sulla stessa barca e senza imprese sane e forti uno Stato non può esistere”.

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