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Venerdì, 26 Aprile 2024
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L'allarme del sindacato Cosap: "Volanti della polizia allo sbaraglio durante le partite del Como"

Accuse alla gestione dell'ordine pubblico durante i match del Como

Il sindacato di polizia Cosap punta il dito contro la gestione dell'ordine pubblico da parte della questura di Como durante le partite di calcio che si svolgono allo stadio Sinigaglia. le questioni sollevate sono, innanzitutto, la presunta scarsa sicurezza in cui opererebbero gli agenti delle pattuglie della squadra volanti, e la penalizzazione del controllo del resto territorio cittadino e provinciale quando si svolgono le partite. In poche parole il sindacato ritiene che per garantire l'ordine pubblico nelle vicinanze dello stadio le pattuglie volanti vengano distolte dal loro normale servizio e quasi mandate allo sbaraglio a effettuare un'attività per la quale non sussisterebbero le sufficienti condizioni di sicurezza.

"Ponendo il caso che una Volante, sottratta al territorio, fosse impiegata in un punto “caldo” della città - scrive il segretario provinciale del Cosap, Francesco Baldini, in una lettera indirizzata al questore Leonardo Biagioli - e s’imbattesse in un folto gruppo di tifosi che avessero intenzione non pacifiche nei confronti dei 2 operatori soli su strada, come si risolverebbe? Gli operatori delle Volanti non possono essere mandati allo sbaraglio senza tener conto sufficientemente della loro sicurezza con il rischio di farli trovare inconsapevolmente esposti in inutili situazioni di pericolo".

le criticità evidenziate nella gestione dell'ordine pubblico in occasione delle partite, sono molteplici. "Il discutibile impiego delle volanti in servizi d’istituto differenti - si legge ancora nel documento del sindacato - danneggia notevolmente la sicurezza di tutti i cittadini, in quanto non si può accettare di abbandonare il territorio a se stesso per un incontro di calcio". Da qui l'appello diretto al questore: "Sarebbe altresì opportuno che anche la questura di Como preveda l’apertura di una frequenza radio dedicata ai servizi di Ordine Pubblico, con il relativo operatore, per gestire comunicazioni afferenti i servizi di ordine pubblico. E’ inaccettabile che un solo operatore di polizia utilizzi un unico canale per comunicare sia con le pattuglie in strada che nei servizi di ordine pubblico e qui la domanda nasce spontanea: se nel mentre di una comunicazioni radio, che vede impiegate pattuglie in strada durante un inseguimento, contestualmente si richiedesse allo stesso operatore di inviare o di spostare personale per gravi disordini di ordine pubblico, a chi dovrebbe dare priorità? Al cittadino che chiede aiuto? Ai colleghi? Come farebbe l’operatore a discernere quale intervento abbia la priorità?".

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