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Lancette avanti

Nel weekend di Pasqua torna l'ora legale

Lancette avanti di un'ora alle 2 di notte

Torna l'ora legale in una notte particolare, quella che anticipa il giorno di Pasqua, tra sabato 30 e domenica 31 marzo 2024. Il passaggio permetterà di godere di un'ora di luce in più alla sera. Si dormirà un'ora in meno, quindi, ma il tramonto sarà ritardato di 60 minuti. Alla base di questa norma, che oltre all'Italia coinvolge anche quasi tutti gli altri paesi europei con poche eccezioni, c'è il risparmio energetico. Dunque, la notte del 31 marzo, alle 2, sposteremo avanti di un'ora le lancette. Sino a domenica 27 ottobre 2024 sarà quindi in vigore l'ora legale.

Come stanno le cose

Il cambio dell'ora da solare a legale è stato introdotto per risparmiare energia durante la prima e seconda Guerra mondiale, riducendo il consumo di elettricità. La misura è poi stata adottata definitivamente in Italia nel 1966. La convenzione dell'orario estivo non fa che "imitare" il bioritmo dei nostri antenati, che si svegliavano all'alba senza orologi, seguendo il progressivo anticipo del sorgere del sole in primavera e il ritardo in autunno. Il cambio dell'ora avviene solitamente in orario notturno per arrecare meno disagio possibile ai trasporti che, di notte, effettuano meno tratte.

L'Unione Europea ha infatti abolito l'obbligo per i vari Paesi membri di passare da un'ora all'altra. Per i prossimi due anni ogni stato è stato lasciato libero di scegliere se rimanere con l'ora solare o adottare quello dell'ora legale come fuso orario. Una decisione abbastanza surreale in un periodo già complicato, visto che così facendo potrebbero trovarsi con orari diversi anche stati confinanti. Tra l'altro proprio in Francia una consultazione popolare aveva indicato che i francesi vorrebbero tenere l'ora legale tutto l'anno. 

Di fatto nel 2019 il Parlamento Europeo si era espesso in questo senso: gli Stati membri che avessero deciso di mantenere l'ora legale avrebbero dovuto cambiare le lancette dell'orologio per l'ultima volta alla fine di marzo del 2021, mentre quelli che avessero preferito mantenere l'ora solare avrebbero dovuto farlo l'ultima domenica di ottobre 2021. Un mezzo pasticcio tutt'altro che chiarito. L'Italia stessa, infatti non ha mai deciso quale delle due strade scegliere ma solo di lasciare tutto come prima.  

I risparmi

Oltre 2 miliardi di euro risparmiati dal 2004 al 2023 grazie a minori consumi di energia per 500 milioni di kWh: un valore pari al consumo medio annuo di elettricità di circa 200mila famiglie. È il vantaggio dell’ora legale calcolato da Terna. 

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