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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Le leggende dei gioielli nascosti del Lario

Tutti i segreti del Santuario della Madonna del moletto

Sono davvero molti i tesori nascosti o meno noti del Lago di Como. Dopo quelli di Pognana, dalla cui chiese si gode di un panorama mozzafiato, vi proponiamo un altro piccolo gioiello. Partendo da Como, si può salire verso Canzo e Asso per poi scendere a Valbrona e arrivare lungo il tratto lecchese del Lario dove si distende Oliveto Lario, il Comune che unisce Onno, Vassena e Limonta. All'interno di questo piccolo paese sulla strada che porta a Bellagio, c'è una piccola stradina, la si percorre solo a piedi, che conduce sino alla chiesetta della Beata Vergine Annunciata del Moletto. Non occorre nemmeno credere in Dio per essere avvolti dal suo fascino, per arrendersi al suo richiamo spirituale. 

lago como Santuario della Madonna del moletto 3 mp-2

Autentico gioiello del 600 lo si può ammirare anche dal lago, arrampicato su una roccia. Il Santuario è formato da una parte inferiore costruita nel 1606, ricca di decorazioni rudimentali raffiguranti il sole, la luna e le stelle. La parte superiore, costruita successivamente, è invece superbamente affrescata da Paolo Recchi da Como.  Sulla parete esterna che gaurda il lago si può poi ammirare un affresco rappresentante la Madonna a colloquio con San Bernardo.

lago como Santuario della Madonna del moletto 2 mp-2

All’interno del Santuario pregevoli affreschi secenteschi raffigurano l’Annunciazione, l’Assunzione e la Natività di Gesù, mentre le volte superiori sono affollate di angeli con scritte inneggianti alla Madonna. Le leggende narrano di remote origini: secondo alcune, il sole e la luna raffigurati sulla volta inferiore deriverebbero da un tempio pagano dedicato ai culti della fertilità.

lago como Santuario della Madonna del moletto 4 mp-2

Altre narrazioni sostengono invece che la roccia su cui si basa la costruzione servisse da pietra sacrificale per riti druidici. I prodigi attribuiti alla Madonna del Moletto sono innumerevoli. Le cronache del 1799 descrivomo di un miracolo avvenuto proprio il 25 marzo, festa dell’Annunciazione. Al calare delle tenebre, tutto il paese è in raccoglimento al santuario, cantando inni alla Madonna. Ma ecco che dal lago si vedono arrivare due barconi carichi di truppe francesi. Si odono voci concitate, rumori di armi, ordini secchi. La gente fugge verso il paese mentre la soldataglia sbarca sul moletto puntando i fucili sulla folla. 

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