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Vento fino a 90 km/h in arrivo: rischio incendi, è ancora allerta meteo su Como e provincia

Codice arancione diramato dalla protezione civile di Regione Lombardia da mezzogiorno di lunedì 25 marzo fino a nuovo avviso

Raffiche di vento che potrebbero raggiungere i 90 km/h e e ancora alto rischio incendi. Torna l'allerta meteo, diramata dalla protezione civile di Regione Lombardia, sulla provincia di Como.

Il bollettino parla di codice arancione, criticità moderata con livello di pericolo 3 su 4, da mezzogiorno di lunedì 25 marzo 2019 fino a nuovo aggiornamento. La fase operativa minima indicata dalla protezione civile è quella di preallarme.

Codice arancione anche per quanto riguarda il rischio di incendi boschivi, attivo sul Lario già da sabato 23 marzo e non ancora revocato date le condizioni meteo.

Le previsioni del tempo

Per la giornata di lunedì, in particolare dal pomeriggio, i meteorologi prevedono un rinforzo dei venti, che tenderanno a diventare forti o molto forti in montagna oltre 700 metri circa, moderati o forti in pianura.
In particolare, fino alle prime ore di martedì 26 marzo, oltre ai settori alpini più settentrionali, l’intensificazione interesserà anche l’intera parte occidentale della regione.
In montagna (tra i 700 e i 1500 metri circa) si prevedono velocità medie orarie mediamente comprese tra 35 e 110 km/h; in pianura tra 15 e 50 km/h, con raffiche tra i 50 e 90 km/h circa. I venti potranno assumere anche carattere di Foehn.

Una breve tregua il vento dovrebbe concederla in pianura nel primo mattino di martedì, ma già dalla  tarda mattinata si prevede ovunque una nuova intensificazione fino alle ore serali, quando tenderanno ad attenuarsi. Per martedì previsto un calo delle temperature, con possibili gelate notturne.

Cosa fare in caso di vento forte: indicazioni operative della protezione civile

Dalla Regione la richiesta ai sistemi locali di protezione civile di attivare una fase operativa di ATTENZIONE/PREALLARME, cioè di predisporre il sistema locale alla pronta attivazione di azioni di monitoraggio e contrasto, congruenti a quanto previsto nella pianificazione di emergenza comunale, per la salvaguardia della pubblica incolumità e la riduzione dei rischi.

I Presidi territoriali hanno sempre l’onere di valutare l’attivazione e/o il passaggio a fasi operative di livello superiore, in funzione di valutazioni locali sull’evoluzione degli effetti al suolo e della vulnerabilità del proprio territorio. In particolare si suggerisce ai Presidi territoriali di prestare attenzione a fenomeni che localmente potrebbero risultare pericolosi, quali: scenari di rischio vento forte, con effetti che potrebbero generare pericoli e problemi sulle aree interessate dall’eventuale crollo d’impalcature, cartelloni, alberi (particolare attenzione dovrà essere rivolta a quelle situazioni in cui i crolli possono coinvolgere strade pubbliche e private, parcheggi, luoghi di transito, servizi pubblici, etc); sulla viabilità, soprattutto nei casi in cui sono in circolazione mezzi pesanti; legati alla instabilità dei versanti più acclivi, quando sollecitati dell’effetto leva prodotto dalla presenza di alberi; per la sicurezza dei voli amatoriali e, in generale, dello svolgimento di attività in alta quota; alle attività svolte sugli specchi lacuali.

Si segnala inoltre che, in concomitanza con l’intensificarsi del vento, si prevede un aumento delle condizioni favorevoli all’innesco e alla propagazione degli incendi boschivi.

Si chiede di segnalare con tempestività eventuali criticità che dovessero presentarsi sul proprio territorio in conseguenza del verificarsi dei fenomeni previsti, telefonando al numero verde della Sala Operativa di Protezione Civile regionale: 800.061.160 o via mail all'indirizzo: cfmr@protezionecivile.regione.lombardia.it.

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