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Lago di Como, idee per il weekend: il borgo antico di Brienno

Un antico gioiello del Lario

Probabilmente è uno dei borghi più interessanti del Lario tra quelli che si affacciano direttamente sul lago. Con le sue stradine strette e le sue scale ripide che si snodano tra le vecchie abitazioni verticali, mantenute ancora perfettamente, il Borgo di Briennio è un autentico gioiello del passato. 

Ci si arriva in mezz'ora d'auto da Como percorrendo la Statale Regina che sale lungo la sponda occidentale del Lago di Como, oppure con il battello della Navigazione. Dalla chiesa dei Santi Nazaro e Celso, dal cui sagrato si gode una vista mozzafiato del lago, ci si può quindi incamminare attraverso il borgo, senza però dimenticare di dare prima un occhio alla vecchia filanda vicina all'imbarcadero e poi alla Chiesa della Madonna che si affaccia da uno sperone sul lario.

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Nel borgo i punti interessanti sono moltissimi, sia quando ci si affaccia sul lago, sia quando lo si osserva dalle numerose finestre a volta. Ma la parte più suggestiva è proprio quella dei suoi vicoli dove il tempo sembra essersi fermato, un piccolo mondo antico tra budelli di scalini che vanno su e giù per i paese, spesso sfociando nel lago di Como oppure direttamente nelle abitazioni. Un vero e proprio labirinto che vale assolutamente la pena di essere visitato in ogni stagione dell'anno. 

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La storia

Le origini del borgo non sono certe; sono stati però trovati reperti che fanno risalire, con buone probabilità, il paese all'epoca celtica, mentre è del X secolo la prima fonte scritta. Sul territorio sono stati ritrovati alcune are pagane del IV-V secolo a.C. e un gioiello a forma di serpente di epoca preromana. In età comunale, durante le dispute che videro contrapposti comaschi e milanesi, Brienno si schierò con i primi.

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Gli annessi agli Statuti di Como del 1335 riportano Brienno come il comune che, all'interno della pieve di Nesso, aveva l'incarico della manutenzione del tratto di via Regina fino al "pontem de Zognio”. Nei secoli successivi Brienno risulta sempre inserito all'interno della stessa pieve, che nel 1497 era stata concessa in feudo a Lucrezia Crivelli dal duca Lodovico Maria Sforza. Nel 1647 il comune venne invece affidato famiglia D’Alvito, che mantenne i diritti feudali Brienno fin'oltre la seconda metà del XVIII secolo.

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Un decreto di riorganizzazione amministratica del Regno d'Italia napoleonico datato 1807 sancì l'aggregazione di Brienno al comune di Laglio[8]. L'accorpamento fu tuttavia abrogato in seguito alla caduta di Napoleone e al conseguente passaggio della Lombardia nelle mani degli austro-ungarici, quando Brienno fu ricostituito come uno dei comuni della provincia di Como del Regno lombardo-veneto.

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Nel XIX secolo, l'economia di Brienno si basava non solo sulla pesca ma anche sulle colture di gelso e sulla tessitura. Una riaggregazione al comune di Laglio si ebbe nel 1927 e durò fino al 1948, quando Brienno riacquisì l'autonomia comunale. Nel mese di luglio 2011 ha avuto notevoli danni, ancora leggibili su taluni edifici, causati da una disastrosa alluvione.

Borgo di Brienno

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