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"Trentamila euro o il Comune ci chiude": appello per salvare lo Spazio Gloria

Non è una novità, da (quasi) sempre lo Spazio Gloria di Cameralta, gestito dal circolo Arci Xanadu, lotta contro il tempo per la numerosa serie di costosi adeguamenti della struttura imposti da leggi e norme. E ora, la tagliola sulle attività...

Non è una novità, da (quasi) sempre lo Spazio Gloria di Cameralta, gestito dal circolo Arci Xanadu, lotta contro il tempo per la numerosa serie di costosi adeguamenti della struttura imposti da leggi e norme. E ora, la tagliola sulle attività culturali dello spazio è tornata a ondeggiare sul tetto (appena sistemato, peraltro) dell'edificio. Lo annuncia lo stesso direttivo del circolo Arci Xanadù: se entro 6 mesi non saranno reperiti 30mila euro per alcuni adeguamenti improrogabili, il Comune dovrà chiudere la struttura perché non a norma.

"Dopo un 2014 relativamente tranquillo - si legge nella nota ufficiale - vissuto con la soddisfazione per aver superato i problemi di adeguamento tecnologico (proiettore digitale) e adeguamenti strutturali (tetto) che mettevano in serio pericolo il prosieguo dell'esperienza dello Spazio Gloria, eccoci di nuovo in trincea. Delle tre voci di adeguamento previste ne restava aperta una, ed era quella relativa agli adeguamenti normativi necessari per il rinnovo dell'agibilità cinematografica e per l'utilizzazione dello spazio per concerti". La speranza di una fase di relativa tranquillità si è rapidamente infranta.

"Avevamo sperato in una tregua che ci permettesse di riprendere fiato ma ci eravamo illusi, la tregua è finita - scrivono i membri del direttivo - L'ufficio licenze del Comune ci intima di concludere i lavori e chiudere l'iter burocratico, pena l'avvio di un provvedimento di chiusura. Abbiamo chiesto, e speriamo ci sia concesso, qualche mese di tempo, impegnandoci a concludere gli interventi entro settembre.

"Siamo all'ennesimo capitolo della storia, la nuova strettoia attraverso cui dobbiamo passare; se entro sei mesi non mettiamo a norma lo spazio, ci chiudono. Non sono grandissimi interventi, ma la spesa prevista, di circa 30.000 euro, è per noi proibitiva. Siamo usciti dalle spese per la sistemazione del tetto e per l'acquisto del proiettore digitale, in condizioni finanziarie pessime e con le fonti di credito bancario già tutte utilizzate - prosegue la nota - Ogni volta che abbiamo avuto grosse esigenze economiche abbiamo potuto contare sul sostegno dei tanti soci, cittadini, artisti e associazioni che per un verso o per l'altro hanno a cuore questa esperienza e se ne sentono parte. E' così che anche stavolta, anzi, stavolta più di prima, abbiamo bisogno del sostegno di tutti voi; il vostro coinvolgimento e la vostra partecipazione agli eventi e alle iniziative che stiamo organizzando nel prossimo periodo faranno la differenza".

Annunciata con un gioco di parole la possibile soluzione per reperire fondi: "Asta (la victoria siempre!)".

"Il primo atto di questa nuova campagna di raccolta fondi sarà una serie di "aste" che intendiamo organizzare raccogliendo fra soci, amici e negozi, oggetti d'arte, da collezione e di arredo da "battere" in serate evento preparate per l'occasione - spiegano dal Gloria - Da queste iniziative contiamo di ricavare le risorse per i primi interventi (piazzole uscite di sicurezza, sistemazione porte di sicurezza, adeguamento balconata). Abbiamo già raccolto diversi "pezzi" e siamo quasi pronti per la prima asta della quale nei prossimi giorni daremo l'appuntamento. Potete però aiutarci a costruire la successiva, mettendo a disposizione di questa iniziativa eventuali oggetti speciali o di particolare interesse; sarebbe già questo un grande contributo".
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