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Cultura

De Sfroos: "La madre del folk mi è apparsa in sogno"

Venerdì 17 settembre esce il nuovo album di inediti lanciato dal singolo con Zucchero

È una madre consolatrice, benevola. Entrata nei sogni di Davide Van De Sfroos, per ricordargli l’origine folk del suo mondo e suggerirgli il titolo del nuovo album: da venerdì 17 settembre Maader Folk, doppio show case di presentazione a Villa del Grumello a Comoestende a tutti il suo abbraccio, sancendo il ritorno del cantautore sulle scene musicali a distanza di sette anni dall’ultimo lavoro in studio.

"Raramente -  racconta De Sfroos - la gestazione di un lavoro discografico attraversa un periodo così lungo e destabilizzante. Quando il disco era pronto, il mondo si è fermato e con lui la anche musica. Così il disco è rimasto a decantare come il vino disco, con qualcosa magari da aggiungere o correggere ma le canzoni sono rimaste quelle. La cosa commovente era analizzare le tematiche e i titoli dei brani alla luce di quello che stavamo vivendo. Alcune sembravano proprie scritte per quel periodo. Fiada, ad esempio, era già destinata ad aprire il disco, come un inno a un nuovo respiro. Oh lord vaarda giò è addirittura rimasta in un cassetto per 10, e mai come oggi sentiamo il bisogno non tanto di qualcuno che ci risolva i problemi ma di una mano che almeno ci indichi la strada. 

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"Il disco - aggiunge il cantauore lariano - non ha trovato subito un titolo che potesse riassumere bene tutti i suoi contenuti. Poi una sera, durante il Festival di Sanremo, mentre ero a letto con la febbre, sono stato assalito dall'ansia notturna, non la solita ma quella che fa rabbia. Ricordo di aver sognato una donna con un volto multietnico chje guardava con morbidezza e mi diceva di restare aggrappato al folk, che il folk è eterno. Era come sentirsi aggrappati alle braccia della madre terra. Quando mi sono svegliato ho sentito una canzone di Phil Ochs che mi riportati in uno stato di calma. Da qui è nato il titolo Maader Folk, un album in cui ci sono storie di lago, di viaggi, di attese, di ricordi, di uomini e donne ma soprattutto di vita da vivere". 

Maader Folk , fuori negli store fisici e digitali per BMG/MyNina, è il coraggioso viaggio in 15 tracce che Davide Van De Sfroos ha deciso di intraprendere per abbracciare ancora una volta un linguaggio che è di tutti, radicato nei valori della cultura italiana. Un viaggio che ora lo riporta al folk e a certi sapori celtici degli esordi, ora lo avvicina a sonorità inedite, curiose e sperimentali, grazie anche alla collaborazione col produttore Taketo Gohara. 

Maader Folk è un’autentica istantanea del sentire odierno di Davide Van De Sfroos, una benedizione alla sua terra, una finestra spalancata sulle atmosfere quotidiane di realtà senza tempo e di un mondo intriso di grande dignità e forza di volontà, raccontato - tra gli altri - nei brani L'isola, La vall e Gli spaesati. Proprio quest’ultimo è stato scelto come singolo apripista di Maader Folk , a sottolineare una volta in più l’attaccamento al suo territorio e a riprova di come Davide Van De Sfroos si confermi essere narratore di storie in musica fra i più singolari e a tutto tondo della scena artistica italiana. 

In Oh Lord, vaarda giò Le voci di De Sfroos  e Zucchero Sugar Fornaciari si amalgamano fino a fondersi in una sentita richiesta di protezione a chi ci veglia da lassù. Il forte significato del brano, impreziosito dalle alchimie sonore di Taketo, è esemplificato nel videoclip presentato nell’ambito della 78^ Mostra Internazionale dell'Arte Cinematografica di Venezia: un inedito grandangolo sul quotidiano dell’intellettuale Mauro Corona, racconto in musica della dimensione più pura del dialogo tra l’uomo, il divino e il mondo.

Disponibile in pre-order a questo link , Maader Folk sarà pubblicato nei formati cd, vinilie e vinile rosso ine dizione limitata.

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