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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Esuberi Sisme di Olgiate, si chiede l'incontro con ministero

Si è tenuto ieri mattina l’incontro fra la Sisme Spa di Olgiate Comasco e i rappresentanti sindacali  (FIM, CISL, FIOM, CGIL, UILM, UIL, SALI, COBAS COMO) e la RSU della Sisme.  Sarebbero 268 i lavoratori che nel 2014, secondo le previsioni...

Si è tenuto ieri mattina l’incontro fra la Sisme Spa di Olgiate Comasco e i rappresentanti sindacali (FIM, CISL, FIOM, CGIL, UILM, UIL, SALI, COBAS COMO) e la RSU della Sisme. Sarebbero 268 i lavoratori che nel 2014, secondo le previsioni dell’azienda, avranno la garanzia occupazionale senza ammortizzatori sociali. Ma i sindacati non ci stanno e definiscono tale piano “inaccettabile”. Durante l’incontro l’azienda, rappresentata da Serena Costantini, insieme al responsabile del personale, dott. Luculli, il direttore di produzione Clerici e al direttore commerciale Bovone, ha presentato una proiezione dell’utilizzo del contratto di solidarietà per il 2013 da cui poi ha determinato esuberi nelle diverse aree produttive dell’azienda quantificati in 226 lavoratori ad 8 ore sul totale occupati, ad oggi di 494.

Nelle previsioni dell’azienda la garanzia occupazionale per il 2014 senza la possibilità di ricorrere ad altri ammortizzatori sociali sarebbe di 268 lavoratori. La Sisme di Olgiate Comasco, nel 2013, occupava circa 970 lavoratori, mentre nel 2008 770. Secondo i rappresentanti sindacali, quanto emerso dall’incontro di ieri: “Oltre ad avere un pesantissimo impatto sulla struttura occupazionale del sito di Olgiate Comasco con i relativi effetti e ricadute sociali, è un piano insostenibile e di difficilissima gestione”.

I rappresentanti sindacali, insieme alla Rsu dell’azienda, sin dal 2005 hanno cercato di far fronte ad una situazione molto complessa: “Di fatto oltre a gestire responsabilmente negli ultimi 5 anni l’uscita di oltre 300 lavoratori, si è organizzata la produzione su turni di 4 ore con i contratti di solidarietà e attraverso gli accordi del 2011 e del 2012 si è entrati nel merito della situazione finanziaria delle diverse linee di produzione e agito per migliore la competitività produttiva con processi ed interventi coordinati dal Prof. Campagna del Politecnico di Milano”. Inoltre, viene specificato che: “Oltre ad aver accettato la delocalizzazione di una ulteriore linea a fine 2012 è opportuno considerare che i lavoratori e lavoratrici della Sisme hanno dato disponibilità per mezzo di accordi sindacali al lavoro al sabato ed alla domenica per tutto il 2013 sulle linee dedicate ai motori di nuova generazione per Bosh”.

Secondo le organizzazioni sindacali, le proiezioni dell’azienda presentate ieri non sono per nulla soddisfacenti: “E’ un concordato liquidatorio dove al posto di concordare il piano di restituzione dei debiti si chiede al Sindacato di accettare un numero di esuberi insopportabile per garantire la continuazione della attività produttiva ad Olgiate Comasco”. Per questo motivo, i rappresentanti sindacali fanno sapere di voler costituire un tavolo di lavoro presso il Ministero del lavoro e attività produttive, chiedendo anche il coinvolgimento di Regione Lombardia e dei rappresentanti parlamentari. Tutto questo: “Al fine di ottenere necessariamente la proroga dei contratti di solidarietà anche per il 2014 e una revisione completa del piano presentato dalla Sisme che riteniamo inaccettabile.

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