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Cronaca

Turismo, fatta eccezione per Como superstar non c'è poi così da ridere. I numeri

La Camera di Commercio di Como ha diffuso oggi i dati definitivi del turismo per l'anno 2014 e per il primo trimestre 2015. Cosa dicono i numeri? Due cose su tutte, dovendo sintetizzare: che in provincia i turisti arrivano meno (sebbene di poco...

La Camera di Commercio di Como ha diffuso oggi i dati definitivi del turismo per l'anno 2014 e per il primo trimestre 2015. Cosa dicono i numeri? Due cose su tutte, dovendo sintetizzare: che in provincia i turisti arrivano meno (sebbene di poco, ma accadde anche nel 2014 rispetto al 2013 e soprattutto: l'avreste detto?) ma si fermano più di prima. E poi che Como città, nonostante tutto, resta una meta speciale: i numeri di entrambe le voce (arrivi e presenze) sono infatti entrambe con il segno più (un grosso più, come vedremo)

Prima di iniziare l’analisi dei dati relativi al primo trimestre è opportuno mettere in evidenza che: è il primo trimestre dell'anno è evidentemente il meno significativo per la riuscita del settore: le presenze di turisti nei primi tre mesi dell’anno valgono meno del 10% del totale annuale (nel 2014, ad esempio hanno inciso per il 7,9%). Le vacanze pasquali hanno avuto luogo nel mese di aprile, similmente a quanto avvenuto l’anno scorso e quindi i due periodi sono confrontabili. I giorni con pioggia sono stati 27, contro i 42 di inizio 2014.

Alla luce di queste considerazioni, per il turismo provinciale l’anno 2015 è partito bene sul fronte delle presenze: nei primi tre mesi sono state pari a 214.431, in aumento del +6,0% rispetto allo stesso periodo del 2014. Sono cresciuti sia i pernottamenti degli ospiti italiani (pari a 103.480, +1,5%) sia quelli dei turisti esteri (110.951, +10,6%).

Diversa la musica sul fronte degli arrivi totali, che sono lievemente diminuiti (-1,7%), a causa della componente nazionale (crollata: -12,1%), controbilanciata in buona parte dall’aumento di quella straniera (+11,7%). Il confronto tra l’andamento degli arrivi e quello delle presenze mette in luce un deciso miglioramento della lunghezza del soggiorno medio dei turisti nazionali, passato da 1,7 a 2 giorni. Osservando la serie storica dal 2009, rimane comunque ancora lontano il massimo storico toccato nel 2012 con quasi 244.000 pernottamenti, determinato soprattutto dal calo dei turisti interni.

turisti-funicolareChi non sembra soffrire flessioni di alcuni tipo, sempre in riferimento ai primi 3 mesi del 2015, è la città di Como. Sono tutti in aumento i numeri del Comune Capoluogo: gli arrivi (a quota 28.500) hanno fatto segnare un +7,5% rispetto al 2014; le presenze sono tornate a quota 61.500 (+6,3%), con un buon contributo da parte dei turisti interni (+8,0%). Con riferimento alle diverse tipologie di strutture ricettive, le presenze complessive negli esercizi alberghieri sono risultate in forte crescita (+6,4%, circa 3.200 soggiorni aggiuntivi) grazie sia ai turisti italiani (+8,4%) che a quelli stranieri (+5,4%). Le strutture extralberghiere, pur essendo un mercato ancora limitato, hanno fatto registrare una grande crescita in termini di arrivi (quasi +30% rispetto ai primi tre mesi del 2014), ma un aumento delle presenze meno impetuoso (+5,9%). Anche per queste tipologie di esercizi gli italiani hanno dato un forte impulso (presenze su del +6,9%, circa 400 pernottamenti in più), mentre gli ospiti esteri hanno fatto segnare una crescita dei pernottamenti del +4,2%. L’incidenza delle presenze negli esercizi alberghieri sul totale delle presenze è risultata nel 1° trimestre 2015 pari all’85,3%, allo stesso livello del 2014.

Andando sul territorio, a Griante le presenze hanno fatto segnare il massimo storico nei primi tre mesi dell’anno, abbattendo il muro dei 24.000 pernottamenti (+2,9% rispetto al 2014), grazie ai turisti esteri che hanno rappresentato il 97% del totale delle presenze. Tutti gli altri principali territori turistici provinciali (Bellagio, Cernobbio, Domaso, Porlezza, Tremezzina) hanno fatto registrare numeri in crescita, anche se a marzo la stagione turistica può considerarsi solo all’inizio.

Inaugurazione del Patria davanti a Villa OlmoE il 2014 come è andato? L'anno scorso, come nel 2013, si è registrato un calo degli arrivi e delle presenze di turisti in provincia di Como, anche se in misura minore rispetto alla discesa del 2013. È opportuno ricordare che l’andamento di una stagione turistica dipende molto anche dalle condizioni climatiche e, purtroppo, il 2014 è stato caratterizzato da forti e prolungate precipitazioni, soprattutto nei mesi turistici di luglio e agosto. I turisti arrivati nel territorio comasco sono stati complessivamente 998.167, circa 20.000 in meno rispetto al 2013 (-1,9%). Le giornate di presenza sono state complessivamente 2.571.359, circa 46.000 in meno rispetto all’anno precedente (1,8%). Gli arrivi di turisti provenienti dal nostro Paese (pari a 295.473) sono diminuiti in misura rilevante rispetto all’anno precedente (-6,5%), così come le presenze (-4,7%, ferme a quota 638.558): è necessario tornare al 2006 per trovare dati inferiori. Per fortuna ci sono stati i turisti esteri: il livello degli arrivi ha raggiunto il massimo storico a 702.694 (+0,1% sul 2013), mentre le presenze hanno fatto registrare un lieve calo (0,8%), fermandosi a quota 1.932.801.

Il soggiorno medio è risultato pari a poco più di due giorni per i turisti italiani e a poco meno di tre giorni per i turisti stranieri. L’estate 2014, straordinariamente piovosa, ha sicuramente condizionato la durata del soggiorno dei turisti. Cliccando qui potete consultare il documento integrale.

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