Stefano Bruni arrestato, l'indagine della Finanza e le accuse dei pm
L’ex sindaco di Como dal 2002 al 2012, Stefano Bruni, 54 anni, prima in Forza Italia e poi nel Pdl, è stato arrestato questa mattina dalla Guardia di Finanza in esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere della Procura della...
L?ex sindaco di Como dal 2002 al 2012, Stefano Bruni, 54 anni, prima in Forza Italia e poi nel Pdl, è stato arrestato questa mattina dalla Guardia di Finanza in esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere della Procura della Repubblica di Milano. Stando a quando si è appreso, l?inchiesta sarebbe quella nata dal crac di una agenzia privata di riscossione tributi, un?azienda di Pesaro che avrebbe utilizzato titoli fantasma per ottenere le autorizzazioni ministeriali necessarie a esercitare l?attività di riscossione in nome e per conto della pubblica amministrazione.
La Guardia di Finanza di Lecco ha ricostruito l'indagine che ha portato ai cinque arresti di stamane, tra cui quello dell'ex sindaco di Como. Dai dettagli rivelati dalle Fiamme Gialle, si apprende dunque che a punta dell?iceberg è stata scoperta nel Marzo del 2014, quando è stato tratto in arresto, per peculato, Daniele Santucci, storico patron di AIPA società incaricata da oltre 800 Comuni sparsi in tutta Italia di riscuotere i tributi locali. Il metodo per sottrarre denaro alle casse dei Comuni era semplice: due conti corrente intestati fittiziamente alla società - ma non inseriti nella contabilità - sui quali confluivano i denari provenienti dalla riscossione e dai quali il Santucci attingeva secondo propria necessità. Poi, nel Maggio del 2015, sotto la direzione della Procura Regionale della Corte dei Conti lombarda, quanto scoperto in sede penale è stato analizzato sotto la lente dei principi contabili dell?Erario. Sequestrati tutti conti corrente e le proprietà riconducibili alla società di riscossione, passaggio necessario per garantire il ristoro del danno erariale causato.
Nelle prime ore della mattinata odierna, ad un anno di distanza, i militari della Guardia di Finanza di Lecco, coordinati dalla dottoressa Donata Patricia Costa ? Pubblico Ministero presso la Procura di Milano - hanno dato esecuzione a cinque ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti di un cittadino olandese residente in Svizzera, tre italiani residenti nell?hinterland milanese, nel Comasco (l'ex sindaco Bruni, ndr) ed uno in provincia di Pesaro Urbino; tutti indagati a vario titolo per i reati di bancarotta concordataria e fallimentare aggravata, abusivismo finanziario e costituzione fittizia di capitale sociale.
Il danno causato dagli arrestati ad AIPA - alla quale è stato revocato nei giorni scorsi il concordato preventivo a causa delle gravi distrazioni effettuate dagli amministratori a ridosso della richiesta della procedura concorsuale - e MAZAL - della quale è stata riconosciuta, sempre dal Tribunale Fallimentare di Milano, l?insolvenza fraudolenta - ammonterebbe almeno a 150 milioni di euro.
L?articolata attività di polizia economico ? finanziaria condotta in aderenza alle linee strategiche assegnate al Corpo, sottolinea ancora una volta come la Guardia di Finanza sia oggi ?riferimento primario a garanzia dell?interesse pubblico, del cittadino e delle imprese?.