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Cronaca

I sindaci comaschi ci mettono la faccia e la voce: "No al pedaggio per la Tangenziale"

Il fronte dei sindaci comaschi contro il pedaggio della Tangenziale di Como e per la realizzazione del secondo lotto si è presentato, compatto e trasversale, questa mattina a Palazzo Cernezzi. Sulla trentina di amministrazioni che ha già aderito...

tangenziale-tabelloneIl fronte dei sindaci comaschi contro il pedaggio della Tangenziale di Como e per la realizzazione del secondo lotto si è presentato, compatto e trasversale, questa mattina a Palazzo Cernezzi. Sulla trentina di amministrazioni che ha già aderito al Comitato No Pedaggio, almeno una dozzina i primi cittadini e amministratori che stamane hanno rilanciato in grande stile la battaglia per la gratuità del cosidetto "moncherino" - comunque giudicato unanimemente utile - che da Albate conduce a Villa Guardia (più la viabilità connessa). Tra i Comuni rappresentati oggi, oltre al capoluogo per cui era presente il sindaco Mario Lucini e alla Provincia con Maria Rita Livio, c'erano Villa Guardia, Albese con Cassano, Lipomo, Grandate, Bulgarograsso, Lurate Caccivio, Lurago d'Erba, Merone, Pontelambro, Lambrugo. Come detto, però, si tratta soltanto di un "campione" del totale, poiché sono molti altri i Municipi che sosengono la battaglia comasca. Per la cronaca, presenti anche il segretario provinciale della Uil, Vincenzo Falanga, e Gioacchino Favara che è anche consigliere comunale a Palazzo Cernezzi.

sindaci-tangenziale-2Quella di stamattina si può considerare una vera prova di forza, anche visiva, nei confronti di Regione Lombardia (soprattutto), Pedemontana e in fin dei conti anche di Autostrade. Con un messaggio indirizzato loro senza mezzi termini: il territorio non accetterà mai il pedaggio sui 2,4 chilometri della tangenziale dimezzata. Molti gli interventi, con il sindaco di Como che ha rilanciato sia sulla necessità di mantenere gratuita la Tangenziale, puntando

eventualmente a far pagare 2,20 euro anche il percorso dalla tangenziale verso Milano e di impiegare - tramite una apposita convenzione - il gettito extra per lasciare gratuito il tratto Albate-Villa Guardia. Inoltre, Lucini ha ribadito l'intenzione di "chiedere a Pedemontana dettagli e dimostrazioni pratiche sull'esplosione dei costi che improvvisamente portarono il secondo lotto a costare da 400 a 800 milioni, un aumento che finora non è mai stato chiarito nei dettagli e nelle motivazioni tecniche fino in fondo". La presidente della Provincia e sindaco di Olgiate Comasco, Maria Rita Livio, ha ribadito come "il primo lotto abbia effettivamente dimostrato la propria utilità, che però quasi certamente con il pedaggio verrebbe meno in gran parte. Per questo come Provincia stiamo predisponendo un documento unitario per chiedere che non sia introdotto oltre che il completamento con il secondo lotto. Naturalmente la nostra posizione avrebbe certamente più forza se ogni consiglio comunale delle amministrazioni coinvolte approvasse delibere che vanno nello stesso senso". Cosa che, con ogni probabilità, accadrà. tangenziale-7sett15-1In questa direzione, infatti, il sindaco di Albese con Cassano, Alberto Gaffuri - tra i primissimi promotori del Comitato No Pedaggio - ha rilanciato sia la petizione popolare già in corso (firmabile ad esempio nelle sedi Cna e Uil della provincia), sia l'ordine del giorno che effettivamente approderà per il voto nelle assemblee cittadine di almeno una trentina di Comuni.

"Non ci interessando sconti o mini-abbonamenti - ha affermato Gaffuri, riferendosi ad alcune ipotesi diffuse nei giorni scorsi dalla stessa Pedemontana - Il nostro obiettivo è mantenere la gratuità della Tangenziale, che già sconta la mancata realizzazione del secondo lotto, perché rimanga appetibile almeno fino al suo completamento necessario". La mozione che negli auspici dovrebbe essere approvata dai consigli comunali indicativamente entro il 20 ottobre per essere poi presentata in massa in Regione (il pedaggio di 60 centesimi scatterebbe il primo novembre) chiede anche di "ridefinire l'eventuale mancato incasso del tratto di tangenziale di nuova realizzazione con una diversa redistribuzione dei ricavi dei singoli pedaggi riferibili a tutte le connessioni in entrata e in uscita dall'autostrada A9, in

particolare a valle della barriera di esazione di Grandate". Proprio il sindaco di Grandate, Monica Luraschi, ha ribadito come "dalla Regione e dal Comitato di Vigilanza su questi temi, e rispetto alla nostre richieste specifiche, non sia mai arrivata alcuna risposta".

Al primo cittadino di Villa Guardia, Valerio Perroni, è toccato infine rilanciare l'allarme sul rischio-abbandono della Tangenziale da parte degli automobilisti in caso di applicazione del pedaggio, avendo constatato con mano che "il traffico e l'inquinamento, con l'apertura anche soltanto del primo lotto, sono quasi dimezzati".

E la battaglia continua.

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