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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

La solidarietà dei lettori e il regalo di Ferrovienord: Tino ha la sua edicola

Non è stato vano occuparsi della vicenda di Tino Blini, da noi affettuosamente soprannominato "l'edicola umana". E non è stata vana l'enorme catena di solidarietà, di cui ci siamo fatti portavoce, che si è stretta attorno a quell'omone buono...

Non è stato vano occuparsi della vicenda di Tino Blini, da noi affettuosamente soprannominato "l'edicola umana". E non è stata vana l'enorme catena di solidarietà, di cui ci siamo fatti portavoce, che si è stretta attorno a quell'omone buono che da 18 mesi, dopo la chiusura dell'edicola che gestiva alla stazione di Grandate, ha continuato a vendere i giornali sotto il cielo al fiume umano in transito dalla banchina. Ogni vostro commento, ogni vostro intervento - citiamo tra tutti l'interessamento di Giuseppe Rondinelli - ogni vostra condivisione ha contribuito a cambiare le cose. Oggi, infatti, a Grandate è arrivato un regalo per lui. Lo ha mandato Ferrovienord, la società che si occupa direttamente della rete ferroviaria.

A pochi metri dalla seggiola su cui Tino ha sfidato due inverni e due estati, piogge e venti, è stato posato un box prefabbricato dotato - almeno rispetto alla situazione attuale - di ogni confort: un tetto, una porta, una finestra, un piccolo spazio interno dove ripararsi nelle giornate peggiori o dove semplicemente ordinare i quotidiani freschi di stampa. Sarà pronto entro pochi giorni. Sarà tutto per Tino.

Si dirà: si poteva fare di più, potevamo fare di più. Può darsi. Ma preferiamo vederla così: qualcosa finalmente è stato fatto. Ora una "casetta" a supporto dell'attività che, dalle 4 del mattino alle 6 di sera, Tino svolge per amore più che per guadagno è lì, grazie all'interessamento e all'affetto nei suoi confronti. E grazie, sembra giusto dirlo, all'azione concreta e veloce di Ferrovienord, che entro fine anno farà anche partire il cantiere per l'ammodernamento dello scalo Grandate-Breccia.

tino-grandate-3Oggi Tino - sereno come sempre, forse un po' di più - ha parlato poco, magari un po' scosso da tanta attenzione. Ma il bilancio della giornata, sorridente, era positivo: "Oggi ho venduto 80 giornali, ma se ne avessi avuti di più a disposizione, soprattutto di sport, ne avrei venduti anche di più. Sono contento di mantenere un servizio gradito ai tanti clienti che hanno l'abitudine di leggere il quotidiano sul treno. Ogni mattina acquistano la propria copia avvocati, studenti, professori. Non riesco a pensare che non abbiano il proprio giornale". Per oggi basta così.

Parlerà di più, Tino - ha promesso - quando saranno sistemate le ultime cose del suo nuovo box-edicola. Che forse, alla sua smisurata voglia di libertà, starà persino un po' stretto. Ma conta poco. Vale comunque di più - molto più di ogni casetta - il messaggio generale di questa breve storia di provincia: a volte, se si vuole, le cose possono cambiare. In meglio per tutti.

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