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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Giro di vite su telefonate e permessi, protesta al carcere di Como

I detenuti del carcere del Bassone sono in agitazione da stamattina. Per due volte al giorno, e per un'ora consecutiva, battono sulle sbarre delle celle con le gavette. Secondo quanto appreso, e confermato da fonti di prima mano, al centro della...

I detenuti del carcere del Bassone sono in agitazione da stamattina. Per due volte al giorno, e per un'ora consecutiva, battono sulle sbarre delle celle con le gavette.

Secondo quanto appreso, e confermato da fonti di prima mano, al centro della protesta il recente giro di vite voluto dalla nuova direttrice del carcere, Carla Santandrea. Il dirigente avrebbe infatti rivoluzionato, almeno in parte, le linee guida decise dai suoi predecessori sul fronte delle telefonate e delle visite straordinarie. Provvedimenti, è bene precisarlo, discrezionali, che quindi stanno alle decisioni del numero uno della casa circondariale. Secondo i detenuti sarebbe diventato difficilissimo ottenere le deroghe speciali all'uso del telefono, permessi in genere concessi a chi ha figli con meno di 10 anni o nel caso ci sia il bisogno di contattare il proprio legale. Stessa cosa sul fronte visite fuori protocollo. La protesta è partita stamane ma un primo episodio molto teso si è verificato venerdì sera, 31 ottobre. Dopo che le guardie carcerarie hanno trovato il corpo senza vita di un detenuto (un 28enne arrestato dieci giorni prima per sequestro di persona) impiccatosi con un lenzuolo, gli altri carcerati hanno dato vita a una protesta piuttosto violenta: hanno lanciato oggetti e incendiato bombolette.

"La protesta al momento - rivela una nostra fonte - è ancora nei cardini della normalità, dovesse protrarsi, però, potrebbe degenerare".

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