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Cronaca

Masocco a Radio24: "Capisco killer di Milano. Andrebbero ammazzati in 5 o 6 a Roma"

Non nuovo a uscite assolutamente oltre il buongusto, il consigliere comunale di Cantù Giorgio Masocco, ex leghista avvelenato con il suo vecchio partito, giovedì scorso si è prodotto in una telefonata dai contenuti terrificanti alla trasmissione...

Non nuovo a uscite assolutamente oltre il buongusto, il consigliere comunale di Cantù Giorgio Masocco, ex leghista avvelenato con il suo vecchio partito, giovedì scorso si è prodotto in una telefonata dai contenuti terrificanti alla trasmissione "La Zanzara" di Radio24, condotta da Giuseppe Cruciani e David Parenzo. Il tema era inevitabilmente la strage avvenuta poche ore prima al Tribunale di Milano, dove Claudio Giardiello aveva ucciso a sangue freddo il giudice Fernando Ciampi, il suo coimputato nel processo per la bancarotta della società immobiliare "Magenta sr", Giorgio Erba e l’avvocato Lorenzo Claris Appiani. Il tono del programma era già piuttosto intuibile dagli ospiti: il leghista Mario Borghezio e il deputato di Forza Italia, Antonio Razzi.

Poi, ecco l'intervento in diretta del canturino Giorgio Masocco, eletto in consiglio comunale e ora nel Gruppo Misto.

"Volvo dire questo su quello che è successo a Milano - esordisce Masocco, del quale riferiamo la sintesi della telefonata depurata dai toni più grevi e insultanti - Ne parlo come creditore di varia gente. La sua situazione (quella del killer, ndr) deriva dallo Stato italiano, perché uno entra in Tribunale quando non lo pagano, quando la sua famiglia fa la fame e poi vede il suo debitore girare con la Rolls Royce e già pensa a impiccarsi".

I toni - come detto, qui riportati in forma estremamente depurata - si fanno caldi, Cruciani interviene per moderare un minimo Masocco: "Questo caso però non sembra quello di una persona vessata, ma sormontata dai debiti e forse squilibrata che decide di uccidere. Giorgio, sembra che tu lo stia giustificando".

"Io lo giustifico - afferma incredibilmente il consigliere comunale canturino - faccio il geometra nell'edilizia a Cantù e vieni sempre fregato perché le pubbliche amministrazioni non ti pagano, perché nessuno ti paga per il tuo lavoro. E poi chi mi tocca vedere chi mi deve i soldi girare sulla Rolls e i politici in televisione. Così uno ammattisce e arriva a pensare di suicidarsi, ma per me chi si suicida dovrebbe prima andare a Roma e ammazzarne cinque o sei".

A questo punto tenta un breve intermezzo il co-conduttore, Parenzo, che invita a "prendere le generalità di questo signore che è pericoloso". Masocco per tutta risposta dà il suo indirizzo.

Ancora Cruciani: "Tu stai giustificando..."

"No io non sto giustificando", corregge in parte la rotta Masocco, ma a quel punto scatta un'interruzione del programma. Che poi riparte ancora da Masocco al telefono in diretta.

"Siamo ancora con il pazzo di Cantù", lo introduce Cruciani.

"Tu continui a darmi del pazzo - inveisce il consigliere comunale canturino - Ma lui era esasperato dalle lungaggini della legge".

"Ma che ne sai - ribattono Cruciani e Parenzo - cosa ne sai tu? Era pieno di debiti, si voleva vendicare di chi l'ha rovinato".

"Lo Stato ci rovina, se vai dalla mafia in 3 giorni hai la sentenza. I politici non vivono il paese reale".

E via così, ancora per qualche secondo. Prima dei saluti e della pagina politica dedicata alla sessualità vista Antonio Razzi.

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