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Cronaca

Como, omicidio di Don Malgesini, parla il suo assassino: "Non chiederò mai scusa, era un peccatore"

È quello che ha dichiarato Ridha Mahmoudi, durante la prima udienza del processo a suo carico

L'accusa nei confronti di Ridha Mahmoudi è di omicidio volontario premeditato. La vittima, Don Roberto Malgesini ha perso la vita a Como in piazza San Rocco. L'allarme scattò nella prima mattina del 15 settembre. Soccorritori del 118, carabinieri e polizia si precipitarono sul posto intorno alle 7 ma per l'uomo non c'era nulla da fare. Il 53enne tunisino aveva teso una trappola al prete, affermando di avere mal di denti e quando don Roberto si è presentato al mattino presto in piazza, Mahmoudi lo ha assalito alle spalle e con ferocia lo ha accoltellato. La sua confessione, folle e lucida allo stesso tempo, ha rivelato agli inquirenti dettagli sconcertanti. 

Il processo per l'omicidio di Don Roberto

Giovedì 23 settembre, nel pomeriggio, presso la Corte d'Assise dove si è svolta la prima udienza del processo per omicidio volontario Ridha Mahmoudi (reo confesso) ha pronunciato queste parole: «Non chiederò mai scusa per il prete, è un peccatore davanti al Signore» e ancora «Sono gli avvocati che hanno creato questa tragedia. Non mi dispiace per il prete».

Come riportato anche su Il Corriere della Sera uno dei primi testimoni ascoltati è stato il giovane che proprio quella mattina del 15 settembre era in giro con il suo cane ed è stato parzialmente testimone dell'omicidio di Don Roberto spiegando che anche quando il Don era già a terra sanguinante, l'imputato avrebbe continuato ad accoltellarlo ripetutamente tenendogli il collo con la mano sinistra. 

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