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Cronaca

"Como non è un Califfato": Lega in piazza lo stesso giorno della Festa del Sacrificio

La Lega Nord scende in piazza contro la concessione dell'area di piazza d'Armi, a Muggiò, alla comunità islamica per la Festa del sacrificio. La decisione, di cui abbiamo dato conto qui, prevede il pagamento di 20 euro di canone a forfait al...

La Lega Nord scende in piazza contro la concessione dell'area di piazza d'Armi, a Muggiò, alla comunità islamica per la Festa del sacrificio. La decisione, di cui abbiamo dato conto qui, prevede il pagamento di 20 euro di canone a forfait al Comune di Como oltre a una cauzione di mille euro. Naturalmente, a dispetto del fatto che questa festività preveda il sacrificio di un animale, questo rito non sarà celebrato in piazza d'Armi ma eventualmente in uno o più stabilimenti specializzati nella macellazione secondo i dettami della religione islamica.

Durissimi, come anticipato, i commenti del Carroccio. Il commissario della sezione di Como, Eugenio Zoffili, ha parlato di "di sindaco Imam che massacra commercianti e famiglie con tasse e controlli e per 20 euro regala questo spazio agli islamici per sgozzare dei poveri animali. Non permetteremo questa vergogna! Como non è un Califfato".

lega-cavallasca-molteniSulla questione è intervenuto anche il deputato Nicola Molteni. "Con una mossa suicida la giunta di Como ha autorizzato la festa islamica del ‘Sacrificio’, altrimenti detta festa dello sgozzamento, il simbolo di una cultura bestiale - ha affermato il parlamentare della Lega Nord - Una cultura che non ci appartiene, che sta manifestando in tutto il mondo i suoi obiettivi di egemonia, colonizzazione e i propositi di predominio e sottomissione. Nessun dialogo con chi si rifiuta di sottoscrive intese con lo Stato italiano. Questa è la sinistra che autorizza centri culturali islamici, che autorizza queste manifestazioni contrarie ai principi della nostra civiltà, che garantisce alla comunità islamica prezzi di favore e canoni agevolati (la giunta svende a 20 euro spazi pubblici per una festa contraria alla nostra cultura). E intanto fa le battaglie per togliere i crocifissi dai luoghi pubblici, ‘vieta’ il presepe nelle scuole, censura la parola ‘Gesù’ dai canti di Natale, condannandoci al suicidio delle nostre tradizioni, della nostra identità. Questa sinistra, che concede ponti d’oro ai musulmani, è un’insidia: mandiamola a casa per evitare l’islamizzazione di Como".

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