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Cronaca

Acsm, colpo di scena: Marzorati non sarà in aula, maggioranza a +1. Ma la seduta può slittare

C'è un nuovo colpo di scena nel Risiko politico che sta maturando attorno al prossimo voto del consiglio comunale sulla vendita ad A2A dell'8% delle azioni di Acsm Agam di proprietà del Comune, come deciso dalla giunta a maggioranza. Nella partita...

C'è un nuovo colpo di scena nel Risiko politico che sta maturando attorno al prossimo voto del consiglio comunale sulla vendita ad A2A dell'8% delle azioni di Acsm Agam di proprietà del Comune, come deciso dalla giunta a maggioranza. Nella partita che rischia di giocarsi davvero sul filo del singolo voto per l'approvazione o la bocciatura della delibera, infatti, va registrata un'assenza in più nei banchi della minoranza.

marzorati-roberta-26gen15Si tratta di Roberta Marzorati, consigliere della Lista per Como, che sarà assente per un impegno preso da tempo che la porterà in Spagna dal 19 al 24 aprile prossimo (la seduta di consiglio a oggi è prevista per il 21, ndr). Dunque, mentre in queste ore sembra essere cresciuta notevolmente la possibilità che anche il consigliere del Pd Raffaele Grieco voti contro la vendita delle azioni, abbassando dunque i voti della maggioranza fino a quota 16, la mancanza di Roberta Marzorati porterebbe il fronte dei contrari a quota 15 (10 di minoranza, 5 "ribelli" di centrosinistra, assente, oltre alla consigliera della Lista Per Como, anche il forzista Sergio Gaddi). A questo punto, dunque, la maggioranza avrebbe il voto in più necessario ad approvare la delibera, ma c'è un ma. Perché per arrivare al voto - presumibilmente in una seduta destinata a proseguire a oltranza - il consiglio deve pur iniziare. Ed ecco che qui si inserisce un potenziale "piano B" dell'opposizione e dei 5 contrari di maggioranza: far mancare il numero legale (almeno 17 consiglieri presenti in aula al momento dell'appello) per posticipare la seduta su Acsm alla settimana successiva, quando almeno Marzorati sarebbe certamente al suo posto (Gaddi, invece, quasi certamente no) e, a meno di nuovi colpi di scena o cambiamenti improvvisi di idea, si tornerebbe all'ipotetico 16 a 16 che condannerebbe alla bocciatura la delibera. Perché manchi il numero legale, però, i consiglieri di opposizione e tutti e 5 i contrari di maggioranza dovrebbero stare fuori dall'aula e non partecipare all'appello, cosa tutt'altro che scontata.

"Sono desolata - commenta Marzorati - ma in quei giorni svolgerò il ruolo di guida per un viaggio organizzato dall'Unione italiana ciechi in Spagna e, avendo dato la disponibilità da molto tempo, proprio non posso ritirarmi all'ultimo momento. Provo un grande dispiacere, anche perché mi sono già esposta per il voto contrario rispetto alla vendita delle azioni e avrei tenuto tantissimo a partecipare a una scelta così importante. Purtroppo davo per scontati tempi più lunghi, invece vedo che l'incredibile fretta di discutere il documento a tappe forzate ha prevalso su tutto. Se, però, la seduta per qualche motivo dovesse slittare, allora sarò certamente in aula e come ho detto voterò contro".

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