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Como, una festa della Repubblica "svecchiata", tra musica leggera e discorsi meno istituzionali

La consegna delle medaglie d'onore "Schiavi di Hitler" e delle onorificenze al merito

Una festa della Repubblica meno tradizionale del solito, con un tocco di informalità che è di certo piaciuto, sicuramente ai più giovani. Tra discorsi istituzionali e intermezzi di musica leggera (come la canzone I love you baby di Gloria Gaynor) il 2 giguno celebrato in via Pretorio è stato sicuramente uno dei più distesi e piacevoli che siano stati organizzati a Como. In un clima di festa è stata dapprima inaugurata al Broletto la mostra intitolata "La Naturalis Historia di Mario De Biasi”, con le immagini del fotografo De Biasi che proprio oggi avrebbe compiuto cento anni.

La festa della Repubblica - Como, 2 giugno 2023

Successivamente è stato il momento delle celebrazioni più tradizionali che, come detto, si sono svolte in un'atmosfera meno ingessata di quella che ci si aspetterebbe in occasioni così istituzionali. Particolarmente apprezzati dal folto pubblicvo che ha partecipato all'evento sono stati i discorsi del prefetto Andrea Polichetti e del sindaco di Como, Alessandro Rapinese. Quest'ultimo ha strappato un applauso quando, parlando della storia che gli italiani hanno iniziato a scrivere dopo aver scelto la repubblica alla monarchia, ha detto: "Il referendum del 2 giugno ha visto il diritto di voto esercitato dalle donne per la prima volta, e già qui la storia è diventata bellissima".

Poi è stata la volta della consegna delle medaglie d'onore "Schiavi di Hitler" e delle onorificenze al merito della Repubblica italiana. La medaglia d'onore è andata ai compianti Giuseppe Ballerini, Carlo Borghi, Pierino Busnelli e Giuseppe Guidi. Le onorificenze al merito sono state consegnate al comandante della Guardia di Finanza Giuseppe Coppola, al direttore generale dell'Asst Lariana, Fabio Banfi, al questore di Como, Leonardo Biagioli, all'artista Gregorio Mancino, a Giancarlo Longhi e a Carlo Pellegrini.

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