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Sbadigli, incubo, orgoglio: le tre fasi del Como contro l'Olbia. Le pagelle

Sicuramente al Como mancano tante cose, ad iniziare da una proprietà, però, in mezzo a tante lacune e infinite difficoltà, al Como non mancano di certo il carattere e l'orgoglio di lanciare il cuore oltre l'ostacolo. Non si spiega altrimenti...

calcio-17ott16Sicuramente al Como mancano tante cose, ad iniziare da una proprietà, però, in mezzo a tante lacune e infinite difficoltà, al Como non mancano di certo il carattere e l'orgoglio di lanciare il cuore oltre l'ostacolo. Non si spiega altrimenti l'ennesima rimonta dei lariani, capaci di ribaltare lo 0-2 sardo negli ultimi 10 minuti di gioco, portando a casa un ottimo punto, che porta a sei i risultati utili consecutivi, frutto di quattro vittorie e due pareggi.

Mister Fabio Gallo dispone i suoi uomini in campo con il consueto 3-5-2, con De Liedi al posto di Ambrosini nel trio difensivo; pacchetto arretrato completato da Crispino tra i pali, supportato da Briganti e Nossa. In mezzo al campo Pessina prende il suo posto al centro della linea a cinque, mentre sugli esterni agiscono le coppie Di Quinzio-Marconi a sinistra e Cristiani-Peverelli a destra; in avanti il tandem Le Noci-Chinellato. L'Olbia risponde con un più guardingo 4-3-1-2, con il redivivo Cossu alle spalle del duo Ragatzu-Capello.

Sbadigli

L'undici di mister Gallo è spettatore non pagante per i primi 45, anzi 80 minuti, lasciando campo aperto ad un coriaceo Olbia, desideroso di riscattare le due sconfitte contro Cremonese e Alessandria. Olbia che si affida molto alle giocate del suo capitano Cossu (268 presenze in Serie A con il Cagliari), il quale è l'autentico faro del gioco sardo. Como che rispetto alle precedenti uscite non riesce ad imporre il suo gioco all'avversario, con Pessina assediato dall'ex di turno Piredda (fugace apparizione qualche anno fa) e Muroni, pertanto la manovra azzurra spazia da una fascia all'altra senza che vi sia una parvenza di identità in campo, con Di Quinzio in lite con la boccia mentre Peverelli e Cristiani offrono tantissima corsa ma poca qualità negli ultimi metri, così che Chinellato e Le Noci fanno solo da comparse nell'area ospite. Nonostante un primo tempo di marca sarda, il Como è abbastanza padrone di sè da non correre alcun rischio fino al duplice fischio del signor Santoro.

Incubo

La ripresa inizia sulla falsa riga del primo tempo, con un Como più pimpante nelle prime battute, ma ingenuo nel concedere all'Olbia il vantaggio. Al 5°minuto, De Liedi interviene male un disimpegno, Ragatzu legge bene la situazione e si incunea in area, dove lo stesso De Liedi pone fine alla sua corsa: rigore ed Olbia in vantaggio. Gallo corre ai ripari inserendo Bertani e Damian per Le Noci e Cristiani, passando dal 3-5-2 al 4-3-1-2, arretrando Marconi e spostando Di Quinzio dietro le due punte Chinellato e Bertani. Con il cambio modulo, i lariani crescono d'intensità schiacciando l'Olbia nella sua metà campo, senza però creare grossi patemi all'estremo difensore sardo. Como che, nonostante la crescita di tono, capitola nuovamente intorno alla mezz'ora, con Ragatzu che finalizza al meglio un contropiede ben orchestrato da Kouko, il quale approfitta dello sbilanciamento della squadra azzurra.

Orgoglio

Con il Como sotto di due goal, a meno di un quarto d'ora dal termine, gli spalti del Sinigaglia iniziano a svuotarsi tra i mugugni generali. Brontolii sedati una manciata di minuti dopo da Marconi, che accorcia le distanze per il Como segnando un goal alla “Del Piero” con una splendida conclusione da fuori area. La rete del'1-2 desta il Como, come il bacio del principe sveglia la bella addormentata, che allo scadere pareggia con Damian, ben imbeccato dallo stesso Marconi, che trafigge Carboni con un altro goal alla pinturicchio che vale il 2-2 finale. Della serie “fino alla fine il Calcio Como!”, con buona pace di chi ha abbandonato lo stadio anzitempo. Como-Olbia 2-2 (0-0) Como (3-5-2): Crispino – De Liedi, Briganti, Nossa, – Marconi, Di Quinzio, Pessina, Cristiani (Damian 8'st), Peverelli – Le Noci (Bertani 8'st), Chinellato (Cortesi 26'st). All. Fabio Gallo.

A disposizione: Zanotti, Barlocco, Sperotto, Antezza, Rota, Scaglione, Piacentini, Ambrosini, Bartulovic.

Olbia (4-3-1-2): Carboni - Pinna, Miceli, Quaranta, Cotali; Muroni, Geroni, Piredda (Auriemma 39'st); Cossu; Capello (Kouko 26'st), Ragtzu. All. Michele Mignani.

A disposizione: Montaperto, Van Der Want, Murgia, Russu, Senesi, Tetteh, Delgado. Arbitro: Sig. Santoro della Sezione di Messina

Assistenti: Sig. Affatato (Sez. Verbano Cuso Ossola) – Sig. Massimino (Sez. Cuneo)

Marcatori: Capello 6'st, Ragatzu 36'st, Marconi 38'st, Damian 45'st.

Ammoniti: De Liedi 5'st, Chinellato 9'st, Ragatzu 16'st, Carboni 20'st, Cossu 23'st, Piredda 29'st.

Espulsi:-

Note: Angoli Como 9, Olbia 2. Recupero: 1t, 0 min; 2t, 4 min.

LE PAGELLE

CRISPINO: 6 partita tranquilla per l'estremo difensore campano, quasi senza lavoro fino al 40° del primo tempo, dove si fa trovare pronto sull'unica conclusione degna di nota. Nella ripresa non gli riesce il miracolo sul rigore, mentre nulla può sulla conclusione di Ragatzu.

NOSSA: 6 fa il suo compito annichilendo Capello e Ragatzu. Si fa apprezzare anche in area avversaria senza troppa fortuna.

BRIGANTI: 6,5 Inizia un duello con Cossu degno del miglior Rocky Balboa le prende e le dà uscendo dal campo da imbattuto.

DE LIEDI: 5 commette un decisivo doppio errore in occasione del penalty ospite, prima controllando malamente palla al limite, poi atterrando Ragatzu in area.

MARCONI: 7 appare all'improvviso come il principe (bianco)azzurro che desta la bella principessa dal lungo torpore. Un goal che suona la carica e un assist che vale la rete del pari; come direbbe George Clooney in un noto spot: “What else?”.

PESSINA: 6,5 in sofferenza nel primo tempo, quando cerca di verticalizzare su Le Noci senza troppa fortuna. Meglio nella ripresa con il cambio di modulo, dove offre una prestazione di grande sacrificio a servizio della squadra. Autentico jolly.

PEVERELLI: 6+ tantissima corsa e tantissimo cuore. Bene l'intesa con Cristiani, anche se i due non sono riusciti a creare veri grattacapi all'Olbia.

DI QUINZIO: 5 Giornata no. Fatica a trovare lo spunto giusto per le punte, complice una marcatura asfissiante; prova a risolverla da solo, ma la sua conclusione fa la barba al palo. Diciamo che aveva le polveri bagnate.

CRISTIANI: 5,5 benino nel primo tempo dove cerca di giocare con Peverelli, ma l'intesa non è stata delle migliori, complice l'assenza di un giocatore nel mezzo a dargli una mano. (dal 8°st DAMIAN 7 entrato in campo per dare maggior spinta, scardina la difesa ospite trovando il guizzo al 90°. Mister Gallo pesca l'ennesimo jolly dal suo mazzo.)

LE NOCI: 5,5 si muove molto ma non riceve palloni giocabili. Nel primo tempo gli manca un rigore “solare”, che avrebbe regalato un pomeriggio meno sofferto ai tifosi lariani (dal 8°st BERTANI 6 tanta corsa e voglia di fare, gli mancano solo i minuti nelle gambe poi sarà al top)

CHINELLATO: 6 discorso analogo a quello di Le Noci, con pochi palloni a disposizione è difficile fare qualcosa. (dal 26°st CORTESI sv)

Ricordiamo ai nostri lettori che è possibile votare i migliori tre giocatori della partita Como-Olbia per la “Coppa Borgonovo” sulla pagina Facebook “Quando il Como era il Como” cercando il post dedicato.

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