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I giocatori "esodati" della Como Nuoto: "Fulmine a ciel sereno"

Malumore, tristezza, dispiacere e un pizzico di rabbia: tanti e diversi i sentimenti che provano i giocatori della squadra di pallanuoto della Como Nuoto. I ragazzi, dopo aver lottato e conquistato con buon margine la salvezza nel campionato...

Malumore, tristezza, dispiacere e un pizzico di rabbia: tanti e diversi i sentimenti che provano i giocatori della squadra di pallanuoto della Como Nuoto. I ragazzi, dopo aver lottato e conquistato con buon margine la salvezza nel campionato di serie A1 si sono visti dare un inaspettato "ben servito" dalla società che oggi ha comunicato ufficialmente l'intenzione di ritirare, a causa di difficoltà economiche, la prima squadra dal campionato. Da una parte i giocatori spendono parole di ringraziamento e di conforto reciproco per questa notizia, dall'altra non mancano di sottolineare un comportamento definibile poco corretto nei loro confronti da parte della società. Per Emilio Pagani, per esempio, "è stato un fulmine a ciel sereno, ci saremmo aspettati che la decisione fosse prima comunicata a noi giocatori". Ma, come detto, c'è spazio anche per i ringraziamenti: "In particolare a Marco Flutti che è stata la persona della società che ci è stata più vicina". E poi, non potrebbe essere altrimenti, il dispiacere "di non rivedere più molti compagni di squadra che, ne sono sicuro, riusciranno a trovare un nuovo team in serie A1 in cui giocare e farsi valere".

Tanto rammarico nelle parole di Jacopo Pellegatta: "Abbiamo lottato tanto, abbiamo fatto quattro anni fantastici per salire in A1. E' davvero un peccato che finisca tutto".

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