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Dieci partite, una sola vittoria: le pagelle di un Como che "non si applica"

“Suo figlio ha delle potenzialità immense ma non si applica”. Usiamo questo slogan, tanto caro al corpo docente, incubo per i genitori e croce per gli studenti, per commentare la prestazione del Como martedì sera a Cesena e più in generale, fare...

“Suo figlio ha delle potenzialità immense ma non si applica”. Usiamo questo slogan, tanto caro al corpo docente, incubo per i genitori e croce per gli studenti, per commentare la prestazione del Como martedì sera a Cesena e più in generale, fare il punto delle prime dieci giornate che hanno visto la compagine lariana calcare il palcoscenico della Serie B. Fino a ieri si era detto che il Como aveva delle potenzialità per fare bene, ma che doveva ancora fare quadrato. Adesso basta. Il Como ha dimostrato definitivamente che ha sia il potenziale, che le individualità, per dire la sua in questa stagione; è giunto il momento di tirarle fuori e metterle in campo, dato che il tempo degli alibi e degli esperimenti è finito.

Il 4-4-2 è il modulo che ha fornito i risultati migliori, non tanto in punti conquistati, quanto per mole di gioco costruita, perchè il Como in area avversaria ci arriva con una certa scioltezza e agilità, lo ha dimostrato anche a Cesena dove, al cospetto di una “corazzata”, si è creato almeno 5 nitide, anzi eclatanti, palle goal che per un niente, una briciola, non si sono concretizzate. Ciò detto che centrocampo e attacco hanno cominciato ad ingranare, alla macchina di Sabatini manca ancora qualcosa per essere competitiva.

Sul banco degli imputati, a questo punto, finisce la difesa, la peggiore della serie B con i suoi 19 goal incassati in 10 giornate, la media di 2 (1,9 a essere pignoli) a partita contro i 9 realizzati (0,9 di media); praticamente ad ogni marcatura realizzata dalla compagine lariana, ne corrsispondono due subite.

Per non rischiare di trasformare la stagione del ritorno in serie B, in un'anonima comparasata, il Como deve dare una sterazata decisa al suo cammino, partendo da quanto di buono fatto nelle ultime uscite, cominciando dal modulo, un solido ed arcigno 4-4-2, che garantisce copertura in fase difensiva e solidità in mezzo al campo, cercare di esorcizzare quanto prima la “paura di vincere” ed archiviare definitivamente quegli errori infantili fin'ora commessi. Per forza di cose, la benzina in grado di alimentare questa macchina deve essere una miscela “bianco-blu super”, costituita da grinta e cattiveria agonistica, qualità che i ragazzi di Sabatini hanno dimostrato di avere, ma di utilizzare solo a sprazzi. Fin'ora non sono mancate in campo ma nei momenti topici della partita sono scemate oppure sono subentrate tardi, con il risultato ormai compromesso come a Cesena, dove i ragazzi hanno tirato fuori gli artigli sotto 2-0 riuscendo a metà nell'impresa, per poi crollare vittime di loro stessi nel finale.

Il Como deve iniziare a mettere fieno nel granaio, a partire dalla delicata sfida casalinga contro il Modena, concretizzando al massimo gli sfrozi prodotti non dilapidandone il risultato perchè adesso al Como servono disperatamente punti, per fare classifica esoprattuto morale.

Cesena - Como 3-1 (2-0)

Cesena (4-3-3): Gomis - Perico (12' st De Col), Capelli, Caldara, Mazzotta - Kessie, Sensi, Cascione - Ciano, Djuric (33' st Succi), Garritano (1' st Ragusa). A disposizione: Agliardi, Gasperi, Renzetti, Lucchini, Moncini, Magnusson. All. Drago.

Como (4-4-2): Scuffet - Marconi, Cassetti (39' pt Ambrosini), Borghese, Madonna - Sbaffo, Minotti (1' st Jakimovski) , Casoli - Bessa - Ebagua, Bentivenga (22' st Gerardi) . A disposizione: Crispino, Madonna, Brillante, Scapuzzi, Benedicic, Borghese, Bentivenga, Jakimovski. All. Sabatini. Marcatori: 11'pt Djuric (CE), 29'pt Garritano (CE); 07'st Bentivenga (CO), 44'st Ciano (CE)

Ammoniti: 14'st Bessa (CO), 15'st Cascione (CE), 16' Casoli (CO), 44'st Marconi (CO)

Note: Angoli: Cesena 4 Como 4; Recupero: 1t,1min; 2t, 5min.

Spettatori: 1.810; Spettatori abbonati: 9.715; Spettatori totali: 11.525

Le pagelle

SCUFFET : 5,5 poche responsabilità sulla prima e terza rete romagnola, poteva fare qualcosa in più sulla seconda, ma quando l'attaccante si presenta solo soletto nell'area piccola vuol dire che qualcosa non ha funzionato in difesa.

CASSETTI: 6 le prova tutte per arginare Djuric in occasione del primo goal, sgomita e lotta in difesa fino alla sostituzione.

AMBROSINI: 6,5 entrato nella mischia a freddo per sostituire l'amico Cassetti, è sicuramente la sorpresa più bella delle ultime giornate. Altra buona prestazione per il giovane brianzolo che prende sempre più confidenza con la nuova realtà.

BORGHESE: 5,5 chiamato a fare gli straordinari in difesa, complice i vuoti lasciati da Madonna in difesa. Prestazione opaca nel primo tempo sufficente nella ripresa quando porta i suoi centimetri in area cesenate.

MADONNA: 5 Sabatini lo schiera esterno nella difesa a quattro, risultato due goal presi dalla sua parte nel primo tempo. Il ragazzo è parso un pesce fuor d'acqua a metà tra la difesa e il centrocampo lasciando libera una voragine che Borghese e Cassetti non riescono ad arginare.

MARCONI: 5,5 prestazione opaca e condita da qualche imprecisione. Da una sua palla persa si orgina il contropiede che porta al vantaggio romagnolo. Ci mette il cuore ma ieri non è bastato.

MINOTTI : 5 prova a mettere ordine in un centrocampo che nel corso del primo tempo fa acqua da tutte le parti ma soffre troppo la pressione romagnola non riuscendo ad imporsi sui suoi livelli.

JAKIMOVSKI: 6 forse il giocatore che ha dato la svolta spingendo per tutti i secondi 45'min. Propizia il calcio d'angolo che porta al goal di Bentivenga e libera spazi interessanti per gli inserimenti di Ebagua e Bessa

CASOLI: 6,5 a conti fatti è stato il giocatore più propositivo nelle ultime uscite, passando da oggetto misterioso a giocatore fondamentale segno che nel 4-4-2 si trova perfettamente a suo agio; altra prestazione tutto cuore e polmoni per l'esterno comasco che ha sui suoi piedi almeno tre palle goal (clamorosa quella sbagliata nel primo tempo), propizia il goal di Bentivenga e va vicino al pareggio su azione fotocopia. Peccato, se fossero entrate la metà delle sue conclusioni oggi commenteremmo un'altra partita

SBAFFO: 5 assente ingiustificato.

BESSA: 6 dai suoi piedi parte il traversone che mette Casoli solo davanti a Gomis. Ha la possibilità di portare il Como al meritato pareggio ma spara addosso al portiere in uscita. Nel corso del match mette tutto se stesso a servizio della squadra lottando su ogni pallone in mezzo al campo.

EBAGUA: 6,5 un esempio per tutti. Fa reparto da solo ed è l'ultimo ad alzare bandiera bianca lottando su ogni pallone nella trequarti avversaria, in mezzo al campo e nella propria area di rigore. Si costruisce almeno tre palle goal sulle quali è sempre vigile Gomis. Quanto ci sei mancato!

BENTIVENGA: 6 Nel primo tempo va in sofferenza come tutta la squadra mentre nella ripresa ha il merito di segnare la sua prima rete in maglia azzurra accorciando le distanze. Il goal lo carica e gli da quella iniezione di fiducia di cui aveva bisogno, mostrando sprazzi della sua classe.

GERARDI: sv

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