rotate-mobile
A un'ora da Como

Il villaggio operaio, un capolavoro d'altri tempi lungo il fiume Adda

Crespi d'Adda è il villaggio operaio meglio conservato dell'Europa meridionale

Quando finalmente si è capito che anche l’archeologica industriale avrebbe potuto meritare una seconda vita, finalmente è stata risparmiata dagli inesorabili colpi degli escavatori, dalle braccia armate delle speculazioni edilizie. Esempi ce ne sono ovunque, persino a Como, dove vecchie fabbriche di carrozze sono state trasformate in luminosi loft, una seconda nobile vita che solo in parte ha avuto la Ticosa a Como.

villaggio operario crespi d-adda  6 mp

Il caso di Crespi d’Adda, a Capriate San Gervasio, a pochi chilometri da Como, fa però storia a sé, essendo molto di più di un solo insigne esempio della storia dell'architettura dell'industria, dell'archeologia della fabbrica intesa anche come, appunto, villaggio operaio. È un prodotto dell’opinione raffinata dell’Ottocento secondo cui le cose utili potevano e dovevano essere anche belle, e ciascuno aveva l’assoluto dovere di fare ogni cosa nel modo più elegante possibile. È un viaggio dentro una aspirazione industriale e alle origini di una utopia, in fondo a una storia di macchine e di formiche, di ostinazione e di illusioni, di presunzione e di fatiche disumane.

villaggio operario crespi d-adda  3 mp

È il resoconto della testarda volontà di un uomo ricco, autoritario, ostinato a portare avanti i suoi sogni e di suo figlio che cercherà di realizzarli compiutamente.
È la vicenda del luogo che doveva diventare, all’inizio di questa storia, un modello ideale di vita e di produttività ma che si è trasformato in una miraggio irraggiungibile, nel segno evidente di una decadenza prematura e ineluttabile. È il progetto totale che investì questo territorio con smisurata fiducia nel progresso, nel lavoro e nell’industria. È l’appassionante cronaca dell’ascesa di un sogno e del declino di una ambizione.

Il villaggio

Visitare il Villaggio operaio di Crespi d’Adda è un percorso iniziatico nella religione del lavoro che fu l’elemento propulsore dello sviluppo industriale ed economico che pose le fondamenta dei valori della società in cui viviamo oggi. Un viaggio in un tempo perduto che ha segnato la nostra storia.  Il villaggio fu costruito per le maestranze operanti nel settore tessile cotoniero di Cristoforo Benigno Crespi a partire dal 1877 e passato poi nelle mani del figlio Silvio. Per l'eccezionale stato di conservazione del suo patrimonio storico e architettonico fu, nel 1995, annoverato tra i patrimoni dell'umanità dall'UNESCO.

villaggio operario crespi d-adda  5 mp

È infatti il villaggio operaio meglio conservato dell'Europa meridionale: seppure esistano esempi simili essi sono concentrati più nell'Europa centro-settentrionale. In funzione dal 1878 al 2003, la storia corre lungo il filo del cotone. Orrdinatamente allineate, le case operaie erano villette dotate di ogni confort e di un piccolo giardino. Le villette degli impiegati sorgevano in una posizione strategica non solo nel villaggio ma nella gerarchia sociale. Lusso e materiali ricercati per le ville dirigenziali del villaggio operaio.

La centrale idroelettrica

villaggio operario crespi d-adda  4 mp

La centrale idroelettrica di Crespi d’Adda venne fondata nel 1909 visto l’incremento del fabbisogno energetico del cotonificio e del villaggio.
Edificata vicino alla più antica centrale idromeccanica, la nuova centrale idroelettrica di Crespi d’Adda venne ufficialmente inaugurata il 25 luglio, giorno dedicato a San Cristoforo, protettore delle acque. Inizialmente dotata di 3 turbine Kaplan (con asse verticale e completamente immerse nell’acqua per permettere la rotazione orizzontale) e caduta in disuso dal 2009.

centrale_idroelettrica_crespi_dadda mp

Oggi tornata a nuova vita grazie alla Società Adda Energi, del Gruppo Iniziative Bresciane Spa, che nel 2015 l’ha acquistata, ristrutturata e rimessa in funzione, permettendo al pubblico di accedere e visitare la parte storica dell’edificio. La centrale di Crespi d’Adda è la più piccola tra quelle create sul medio corso dell’Adda, ma sicuramente la più bella: le decorazioni in stile tardo Liberty lombardo, la presenza del parquet originale, del pannello di controllo e della testa delle turbine del 1909 la rende infatti un vero gioiello dell’archeologia industriale.

centrale_idroelettrica_crespi_dadda_turbine-770x470

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il villaggio operaio, un capolavoro d'altri tempi lungo il fiume Adda

QuiComo è in caricamento