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La bellezza "Oltre il giardino"

Una rivista con il cuore matto

Con il cuore e con le mani. Ma anche con quel filo di follia che contraddistingue le belle imprese. Contaminazioni" è il bellissimo e attualissimo titolo del nuovo numero di Oltre il Giardino, un magazine necessario. Quando siamo arrivati al centro diurno dell'ex San Martino a Como, il gruppo di lavoro del giornale stava ultimando le operazioni di impaginazione e rilegatura. Un momento di gioia collettiva, l'ultimo atto prima che il periodico passi alla distribuzione e infine allo sguardo appassionato dei suoi lettori. Perchè Oltre il Giardino, anche grazie al suo grande formato, non è solo una magazine da leggere ma anche da consumare pagina dopo pagina con gli occhi.

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"Noi ci troviano qui ogni mercoledì - racconta Lucia Battaglia - presidente dell'associazione Oltre il Giardino che cura l'omonima rivista -  con l'obiettivo di far sapere a più persone possibili che noi ci siamo per dare il nostro contributo ad abbattere la stigma del disagio mentale. Uno di questi strumenti è il nostro giornale. Ogni volta decidiamo un tema e in base a quello raccogliamo storie, fotografie, testimonianze. Da un paio di numeri abbiamo deciso di rilegarlo a mano".

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"Questo è il primo numero del 2021 ed è il numero 21 - dice Gin Angri, fotografo e fondatore di Oltre il Giardino. Come titolo abbiamo scelto Contaminazioni, un tema che si presta quanto mai a grandi sviluppi. Gli articoli trattano temi sanitari, musicali, artistici. Poi ci sono due contributi sulla letteratura in carcere, uno da Secondigliano e l'altro dal Bassone - e in tutti i due caso hanno scelto casualmente la stessa lettura Il visconte dimezzato di Italo Calvino. Poi c'è anche un mio reportage con le foto scattate negli anni a San Patrignano".

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"Purtroppo - aggiunge Gin Angri - anche questo nuovo numero non potremo presentarlo in presenza, come già successo con le ultime due pubblicazioni di Oltre il Giardino, alla Feltrinelli. Intanto da oggi lo si può trovare in distribuzione gratuita a Como al Libraccio, da Plinio il Vecchio, da Garabombo, alla Gioielleria Aymara e alla Bottega del Colore". 

Oltre il Giardino

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Nasce come associazione nel 2011 a sostegno della rivista che porta il medesimo nome, nata pochi anni prima in un Centro Diurno del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Ospedaliera Sant’Anna di Como. Qualche anno fa il sodalizio decide di autofinanziarsi e rendersi autonomo per dare maggiore indipendenza e libertà ai propri soci, che sono in buona parte volontari e utenti (“utenti” solo nel momento di frequentazione del Centro Diurno per le riunioni di redazione, altrimenti cittadini comuni). Associazione e giornale non sono solo “psichiatria e disagio” ma promuovono un’idea di benessere che nasce da un nuovo modo di comunicare, di giocarsi il proprio tempo in modo meno “aziendalistico” e frenetico; dalla promozione di luoghi di cura solari e meno angusti; dal portare il bello in sedi destinate al buio, al cupo, al grigio, al trasandato; da una corretta informazione meno frivola, poco professionale e scorretta.

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“Oltre il Giardino” diventa associazione anche per promuovere e agevolare tutte le iniziative e le attività nate in parallelo all’uscita del periodico: laboratori di scrittura e fotografia, incontri di arte-terapia e musica, mostre fotografiche, pubblicazione di libri e cataloghi, cura e attenzione per l’area dell’ex manicomio di Como (manutenzione parco, il bosco delle parole dimenticate e molto altro ancora). In particolare, l’associazione sostiene ed è sostenuta dalle attività del gruppo musicale “Oltre il Giardino project”, che da anni accompagna l’uscita del periodico con uno spettacolo di teatro canzone di notevole successo, “Nessuno è perfetto”, e ad oggi il nuovo progetto musicale: “Non tutti i matti vengono per nuocere”.

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Fondatori e responsabili dell’associazione sono Il poeta Mauro Fogliaresi e il fotografo Gin Angri che, già dagli anni Novanta con il sodalizio “Luoghi non comuni”, erano impegnati nel mondo del “sociale” culturale sul territorio comasco. Attuale presidente dell’associazione è Lucia Batataglia  volontario e peer supporter in carico al Dipartimento. L’associazione è aperta a tutti i cittadini che vogliono contribuire ad un’idea di città meno chiusa, più solidale e cosmopolita.

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