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Salute

Un viaggio in Terra Santa per curare bulimia e anoressia

Anoressia e bulimia, tra malattia e guarigione. E' questo il concetto attraverso il quale si snoda il film documentario “Un algido spillo pungente”, presentato stamattina all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia. La regista è Renata...

Anoressia e bulimia, tra malattia e guarigione. E' questo il concetto attraverso il quale si snoda il film documentario “Un algido spillo pungente”, presentato stamattina all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia. La regista è Renata Tardani. La realizzazione del documentario è stata possibile grazie al percorso esperienziale “Una Comunità in viaggio. Gerusalemme metafora della vita” del Centro per i Disturbi Alimentari di Asso, struttura che fa capo al Dipartimento di Salute Mentale dell’ospedale Sant’Anna" di Como e gestita in compartecipazione con l’Ati Sant’Andrea-San Giuseppe.

Punto di partenza del film, dunque, è stato questo “esperimento”, tutto originale e inedito, nell’ambito del quale gli specialisti comaschi hanno provato a utilizzare il viaggio come strumento di cura, come occasione per incrinare quella chiusura al mondo tipica della malattia. Leggendo i disturbi della condotta alimentare in termini esistenziali, come disagio adolescenziale e blocco del processo evolutivo, come difficoltà o impossibilità a produrre senso alla propria ricerca identitaria e soprattutto come paura (di crescere, della solitudine e dell’abbandono), Israele era la destinazione perfetta: un paese davanti al quale è impossibile restare indifferenti, tra i più ricchi di fascino, di stimoli umani e spirituali. Vi convivono bellezza e tragedia, storia e natura, è il luogo dove ancora, drammaticamente, si scontrano popoli e religioni.

Il documentario

“Gerusalemme – spiega la regista Tardani - e un kibbutz al confine con il Libano sono le due tappe del viaggio. I dieci giorni in Israele sono l’unità spazio temporale su cui si sviluppa il film. Israele è la meta del viaggio ma è anche lo sfondo del dialogo interiore delle ragazze. La bellezza dei paesaggi supporta e amplifica il loro pensiero e il loro sentire. Il fascino e la forza emotiva di questo paese unico al mondo servono da supporto emotivo all’indagine interiore delle ragazze: i luoghi e situazioni del viaggio si intrecciano infatti ai colloqui delle ragazze con psichiatra e psicologa”. L’ultimo elemento del film è una voce fuori campo che, su alcune immagini particolarmente suggestive del viaggio, legge le frasi più intense e poetiche del diario di Chiara, una delle ragazze della comunità. Sono parole che cercano di capire e di dominare il dolore, un dialogo interiore che trova il coraggio di esprimersi. Il film-documentario, della durata di 50 minuti, sarà utilizzato per strutturare una campagna informativa che coinvolgerà anche le scuole e sarà portato a convegni e congressi. Lunedì 24 marzo il film sarà proiettato a Milano allo Spazio Oberdan alle ore 20 nel corso di una serata sui disturbi della condotta alimentare organizzata dalla Provincia di Milano.

Le patologie

L'anoressia nervosa (AN) è, insieme alla bulimia, uno dei più importanti disturbi del comportamento alimentare, detti anche Disturbi Alimentari Psicogeni. Ciò che contraddistingue l'anoressia nervosa è il rifiuto del cibo da parte della persona e la paura ossessiva di ingrassare. Nelle forme più gravi possono svilupparsi malnutrizione, inedia, amenorrea ed emaciazione. La bulimia, invece, è denotata da episodi in cui il soggetto sente un bisogno compulsivo di ingerire spropositate quantità di cibo, in alcuni casi eliminata con vomito o altri espedienti, e non dal desiderio di mangiare un determinato alimento.

Anoressia e bulimia nervosa colpiscono soprattutto le donne e sono la prima causa di morte per malattia tra le ragazze, soprattutto tra i 12 e i 25 anni, le più esposte ai disturbi del comportamento alimentare di cui soffrono in Italia tra le 150 e le 200mila giovani, come è emerso da un recente studio della Società italiana per lo studio dei disturbi del comportamento alimentare (Sisdca).

La prevalenza di queste due patologie nella popolazione generale è dello 0,2%-0,3%, ma a questi vanno aggiunti casi atipici e non altrimenti classificati (EDNOS), per cui i numeri potrebbero essere triplicati. Forte è il rischio di cronicizzazione, con l'insorgenza di complicanze mediche e psichiatriche, che spesso arrivano a programmare il suicidio (mortalità del 10% a dieci anni dall'esordio e del 20% a venti anni).

L’attività del Centro

Il Centro di Asso, di cui è responsabile lo psichiatra Gabriela Stampa, segue 120 pazienti ambulatoriali e 14 alloggiate nella comunità. Il 60% sono affette da bulimia, il resto da anoressia (gli uomini in cura sono tre). La comunità comasca è l’unica comunità terapeutica pubblica in provincia di Como e in tutta la Lombardia a occuparsi specificamente di disturbi alimentari.

Il progetto “Una Comunità in viaggio” è stato sostenuto con un contributo di 15 mila euro dall’Ati e di 20 mila euro dall’associazione DCAmolo.

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