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Maxi inchiesta 'ndrangheta, compare anche il nome di Tufano: ma non è indagato

Il consigliere comunale di Como: "Mi auto sospendo da FdI in attesa che si faccia chiarezza"

Non è indagato, ma il suo nome compare negli atti dei pm che hanno firmato le ordinanze di fermo di 54 persone coinvolte nella maxi inchesta sulla 'ndrangheta tra Como, Milano, Reggio Calabria e Svizzera. Un vero e proprio terremoto per il consigliere comunale di FdI, Antonio Tufano (membro tra l'altro della commissione comunale Sicurezza e Antimafia).

Il nome di Tufano nell'inchiesta

Nella giornata del 16 novembre 2021 alcuni lanci di agenzie stampa hanno rivelato che nel provvedimento di fermo i pm hanno illustrato i contatti tra Giuseppe Valenzisi, uno degli indagati, e "diversi amministrazioni pubblici", tra i quali, appunto, Tufano. 
"Dalle attività tecniche in corso, operate direttamente a carico di Giuseppe Valenzisi a partire dal 6 maggio 2009 si legge negli atti dei pm - sono stati rilevati punti di contatto con diversi amministratori pubblici, tutti venuti alla luce partendo da quelli con Antonio Tufano. Il legame tra lui e Valenzisi è apparso sin da subito solido tant'è' che il consigliere ha fatto da garante per Valenzisi verso ulteriori candidati che, all'evidenza dei fatti, hanno chiesto l'appoggio del calabrese in occasione delle elezioni amministrative del 29 maggio".

Tufano si difende

Nel consiglio comunale del 16 novembre Tufano è intervenuto con una dichiarazione preliminare: "Avrete tutti letto sui giornali quanto è uscito. Mi dispiace che tanti giovani che vedano in me un esempio da seguire possano leggere cose del genere. Io non sono indagato, ma questo anziché venir detto all'inzio è stato detto alla fine. Questa vicenda non mi terrà lontano dalla politica, anzi, mi carica ancora di più".
Tufano ha poi letto il comunicato stampa preparato insieme al suo avvocato in cui oltre a dirsi a completa disposizione della magistratura, ha detto: "Purtroppo la politica porta in alcuni casi a conoscere persone sbagliate senza esserne consapevoli. In futuro prima di chiedere un voto, tra l'altro non per me, chiederò prima il certificato penale".
Infine Tufano ha annunciato di essersi autosospeso da Fratelli d'Italia in attesa che la sua posizione venga definitivamente chiarita.

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