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Doppia allerta

Sale l'allerta, pioggia battente e rischio frane e smottamenti

Cosa dice la protezione civile

Oltre all'allerta neve emessa dalla protezione civile di regione Lombardia per la giornata di oggi 26 febbraio (che riguarda specialmente le prealpi lariane, qui i dettagli) ne è stata divulgata anche una per rischio idrogeologico dovuto alle incessanti piogge previste soprattutto in pianura e in città.

A Como domani cieli molto nuvolosi o coperti con piogge per l'intera giornata, sono previsti 47mm di pioggia. 

Il comunicato della protezione civile: allerta gialla rischio idrogeologico e per vento forte

Nella sera di oggi, spiegano, i valori cumulati di precipitazioni totali saranno prevalentemente compresi tra 15 e 30 mm nelle 12 ore, con valori più alti sui settori centro orientali. Possibili picchi isolati di 30-40 mm nelle 12 ore sui settori meridionali e orientali a causa della (relativamente debole) componente convettiva del sistema. Si accentuano anche i venti che potranno arrivare fino a 65 km/h.

Anche per la giornata di domani 27 febbraio sulla Lombardia domineranno le perturbazioni. Attese precipitazioni diffuse, da moderate a forti con valori di 15-30 mm nelle 12 ore (possibili picchi isolati fino a 35-40 mm nelle 12 ore sui settori orientali o sulle Prealpi), di 30-60 mm nelle 24 ore (possibili picchi sparsi fino a 80 mm sui settori orientali dal pomeriggio di domani). In termini di evoluzione temporale durante la giornata, fino al mattino le precipitazioni saranno più intense sui settori centro-orientali, dal pomeriggio su quelli meridionali. Si prevedono venti moderati/forti in pianura, in particolare nella notte e mattino (valori medi fino a 50 km/h e raffiche fino a 70 km/h), con parziale attenuazione nel pomeriggio.

Il centro funzionale rivaluterà nella mattina di domani 27/02, sulla base dei nuovi scenari previsionali, l’aggiornamento dei codici colore di allerta.

Cosa è il rischio idrogeologico 

La protezione civile per rischio idrogeologico intende frane superficiali e colate rapide di fango in bacini di dimensioni limitate, caduta massi che potrebbero causare danni a infrastrutture, edifici, attività e cantieri. E ancora ruscellamenti, innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi d'acqua con inondazioni delle aree limitrofe anche per effetto di criticità locali (tombinature, restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti, cantieri, etc). Scorrimento superficiale delle acque nelle strade e possibili insufficienze locali delle reti di drenaggio urbano. 

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