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Mercatini di Natale, finite le feste è tempo di fare i conti. E non sono buoni

Molti esercenti scontenti: "Penalizzati da meteo, restrizioni covid e da qualche errore dell'organizzazione"

Dal 27 novembre 2021 al 6 gennaio 2022 a Como, in occasione della Città dei Balocchi, sono tornate le codiddette "casette" del mercatino di Natale. Ma questa edizione, a detta di moltissimi esercventi, non è stata neanche lontanamente paragonabile a quella del 2018, quando l'afflusso di gente e i conseguenti incassi erano stati più che soddisfacenti. Già nel 2019 si era avvertito un calo, per non parlare ovviamente del 2020, quando acausa del covid la kermesse i mercatini erano stati vietati.
Queest'anno molti operatori che hanno affittato le casette speravano di poter tornare a guadagnare, e per i primi giorni le cose erano promettenti. "Sembrava che le cose stessero andando addirittura meglio del previsto - spiega un esercente - anche perché c'erano molti turisti anche stranieri. Poi, però, sono arivate le restrizioni anti-covid che hanno disincentivato i turisti ed ecco che gli stranieri sono praticamente scomparsi".
Dunque, primo punto critico, le restrizioni anti-covid. Del resto anche le transenne e i controlli dei green pass per accedere nei week-end a piazza Cavour, non sono stati un incentivo a visitare il mercatino. E a detta degli esercenti sarebbero stati una sopresa inattesa, che ignoravano quando hanno chiesto e ottenuto la concessione della casetta.
Ci si è messo, poi, anche il meteo che ha "sabotato" alcune giornate tradizionalmente proficue per i mercatini di Natale a Como, come l'8 dicembre, quando ha nevicato. E anche sotto Natale il tempo non è stato dei migliori per fare una bella passeggiata in centro città.
Veniamo, infine, a qualche critica per le scelte dell'organizzazione. Più di un esercente ha lamentato l'eccessivo numero di casette con le medesime tipologie mercelogiche e la scarsa presenza di prodotti tipici. "Quest'anno - ha commentato un operatore - ho notato la presenza di troppe casette che vendevano prodotti alimentari banali o street food per nulla tipico. Insomma, siamo in moklti a pensare che si debba scegliere meglio la varietà degli espositori, se non il rischio è di diventare un banale mercato rionale e non un'occasione per acquistare anche bei regali, particolari e poco banali".
 

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