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Pallacanestro Cantù, sconfitta a Roma

La Lenovo fa harakiri e regala letteralmente all'Acea Roma la prima gara di semifinale. Finisce infatti sull'82-75 per i romani una partita che Cantù aveva saldamente in mano anche con un vantaggio di 19 lunghezze a metà del terzo quarto. Poi, del...

La Lenovo fa harakiri e regala letteralmente all'Acea Roma la prima gara di semifinale. Finisce infatti sull'82-75 per i romani una partita che Cantù aveva saldamente in mano anche con un vantaggio di 19 lunghezze a metà del terzo quarto. Poi, del tutto inspiegabilmente, si è spenta la luce e i ragazzi di Trinchieri si sono fatti male da soli sbagliando l'impossibile e servendo su un vassoio d'argento la vittoria ai padroni di casa. Una sconfitta che brucia, quella della Lenovo dal momento che il mach da saldamente nelle sue mani, buttato via senza che il quintetto di Calvani abbia fatto niente di che. Lunedì si torna in campo per gara due, sempre a Roma.

L'inizio di partita sembra quello di Sassari: la Lenovo schiaccia subito il piede sull'acceleratore e infila 16 punti sull'asse play-pivot, anche stavolta decisivo. Il parziale è di 16-6 per Cantù al 7' e di 20-10 un minuto dopo con dieci punti di Tyus e sette di Ragland e il tempo si chiude sul 20-16 a seguito di palle perse in attacco. Roma torna prepotentemente in partita all'inizio del secondo quarto (22-21 e poi 25-24) ma a quel punto si accende Leunen che sembra posseduto: l'americano mette tre bombe di fila (una sulla sirena) che ricacciano all'inferno i padroni di casa e danno alla Lenovo il massimo vantaggio proprio in chiusura di tempo (42-30).

Si ricomincia e la Virtus sembra essere rimasta negli spogliatoi: i canturini sommano un massimo vantaggio dopo l'altro fin al +18 del 48-30 che costringe Calvani a chiedere un time out quando sono trascorsi appena due minuti del terzo quarto. Cantù non molla e al 27' trova il massimo vantaggio (54-35) prima di subire un sussulto dei padroni di casa che mettono a segno un parziale di 9-2 e chiudono il tempo sotto di 12 lunghezze (56-44 per gli ospiti). La Lenovo pensa di avere la partita in mano e inspiegabilmente allenta la morsa, favorendo un inatteso e pericolosissimo ritorno di Roma che va sotto la doppia cifra di svantaggio sul 58-49. Cantù è confusa, il suo gioco non è più fluido come prima, la percentuale al tiro si abbassa e la Virtus ringrazia incredula. Il vantaggio si assottiglia secondo dopo secondo, provocato da conclusioni affrettate e qualche palla persa di troppo. Fatto sta che la Virtus arriva anche al meno 2 (61-59) a metà tempo e poi anche a un minuto dalla fine (65-63) con i brianzoli in totale confusione. Irriconoscibili. L'ultimo minuto è per cuori forti: a 27 secondi dalla fine sul +1 per Cantù Tyus va in lunetta ma fa 0/2, dall'altra parte Taylor segna uno solo dei liberi e pareggia (66-66). Sul secondo sbagliato rimbalzo di Lawal che subisce fallo ma sbaglia entrambi i liberi; l'ultimo pallone è di Aradori che forza e sbaglia. Supplementare. La sensazione è che la Lenovo sia fuori dalla partita e Roma mette la testa avanti per la prima volta nella gara sul 69-66. Si va avanti punto a punto con Mazzarino che segna da tre, imitato nell'azione seguente da Goss. Roma è avanti sul 78-73 a un minuto dalla fine. Lawal è pazzesco dalla lunetta: tira quattro liberi e li segna tutti dopo aver fatto 0/4 nei 40' precedenti. Non c'è più tempo per recuperare e Roma porta a casa un successo assolutamente insperato sull'82-75.

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