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Raffaele Cattaneo presidente del consiglio regionale della Lombardia

Raffaele Cattaneo è stato eletto presidente del nuovo consiglio regionale della Lombardia. L'ex assessore Pdl della giunta Formigoni, è stato eletto presidente dell'assemblea del Pirellone questa mattina, nella seduta presieduta dal consigliere...

Raffaele Cattaneo è stato eletto presidente del nuovo consiglio regionale della Lombardia. L'ex assessore Pdl della giunta Formigoni, è stato eletto presidente dell'assemblea del Pirellone questa mattina, nella seduta presieduta dal consigliere più anziano, Silvana Santisi della Lega Nord (74 anni). Cattaneo è stato eletto alla quarta votazione con i 49 voti di PdL, lega Nord, Lista Maroni e Pensionati. Pd e Patto Civico della lista Ambrosoli hanno votato scheda bianca, mentre il Movimento 5 Stelle ha votato Eugenio Casalino. L'elezione di Cattaneo è stata accolta da un lungo applauso. cattaneo-daniela-maroniIl nuovo presidente, dunque, ha poi presieduto l’elezione degli altri componenti dell’ufficio di presidenza, due vicepresidenti e due consiglieri segretari. I due vice sono il leghista Fabrizio Cecchetti, 35 anni (48 voti), e Sara Valmaggi, 44 anni del Pd (18 voti). Consiglieri segretari Eugenio Casalino, 49 anni, del Movimento 5 Stelle (28 voti) e Daniela Maroni della lista Maroni, 57 anni, (27 voti) eletta alle elezioni regionali nei seggi di Como e provincia.

Il discorso di Cattaneo

Ridare dignità alla politica: è questo il primo punto dell’intervento di Cattaneo. "Un obiettivo - ha detto - che consiste nell’esercitare il potere con la massima responsabilità” per “servire il bene comune” e l’istituzione. Citando Papa Francesco (“Il vero potere è il servizio”) e Papa Paolo VI, Cattaneo ha definito la politica “la più alta forma di carità” e ha aggiunto: “La Buona Politica, soprattutto in una società democratica, è il grande strumento con cui il popolo si difende dalle angherie del potere”. Tre sono i principi ai quali bisogna ispirare l’azione: la sobrietà (“il buon esempio deve partire da quest’Aula”); l’ascolto (“Basta con la politica che parla e non dice, occorre l’umiltà di saper ascoltare”); i risultati (“dimostriamo coi fatti che la politica serve”). La sfida odierna è quella tracciata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “Quel che rischia di perdersi è il senso del bene comune, dell’interesse generale che dovrebbe spingere a una larghissima assunzione di responsabilità”.

Cattaneo si è poi soffermato sull’urgenza di “dare una prospettiva politica alla Lombardia”. E a questo proposito ha tracciato un breve profilo storico del federalismo in Italia, specificando che il Consiglio regionale si trova davanti al “compito storico” di dare vita a “un nuovo regionalismo che sappia costruire una vera unità europea, un’Europa dei popoli e delle Regioni”, un’Europa che valorizzi le autonomie, oggi vessate da poteri centrali che fanno di tutto per ridimensionarle. Sarà importante, su questo tema, l’istituzione in accordo con la Conferenza delle Autonomie Locali di una Commissione speciale col compito di elaborare proposte e soluzioni sulla riforma dell’ordinamento degli enti locali, con un’attenzione particolare a piccoli comuni e province. L’altro imprescindibile principio da seguire su questa strada, ha detto, è la sussidiarietà, sia verticale che orizzontale “via maestra e criterio guida per mettere al centro la persona”.

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