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Como, da settembre vietato bere alcolici sul suolo pubblico in tutto il territorio comunale

Rapinese si appresta ad approvare il nuovo regolamento di polizia urbana: bere alcolici si potrà solo seduti al tavolo di un bar o in prossimità di esso (ma con lo scontrino d'acquisto in tasca).

Il sindaco Alessandro Rapinese prova a mettere fine alla situazione di degrado e insicurezza presente in alcune aree pubbliche per colpadi balordi spesso e volentieri ubriachi. Lo fa adottando un nuovo regolamento di polizia urbana che prevede il divieto di consumare alcul sul suolo pubblico in tutto il territorio comunale. Significa forse che è vietato bere cocktail, birra e vino ovunque? Non esattamente. Ecco cosa prevede, in sintesi, il nuovo regolamento che l'amministrazione comunale guidata dal sindaco civico si appresta a votare e ad approvare a settembre.

Consumare alcolici sarà possibile solo seduti ai tavolini di bar e ristoranti oppure nelle loro immediate vicinanze, purché la bevanda alcolica sia contenuta in un bicchiere e che la persona che la sta consumando abbia lo scontrino che ne comprovi l'acquisto. Infatti, si potrà bere alcolici solo se acquistati presso esercizi pubblici autorizzati alla mescita. In poche parole non sarà possibile andare in un parco e bere vino o birra acquistati in un supermercato.

"Una delle mie priorità da sindaco è stata fin da subito ridare sicurezza ai residenti di alcune zone della città che sono state teatro di episodi, anche gravi, spesso connessi anche all'abuso di alcol - ha commentato Rapinese -. Con queste nuove regole - ha aggiunto riteniamo di avere trovato il giusto compromesso che permetta ai bar e ristoranti di lavorare e ai clienti educati e civili di godersi l'aperitivo all'aperto, e allo stesso tempo eviti situazioni spiacevoli dovute a balordi che consumano grandi quantità di alcol in parchi, giardini e quartieri diventati ormai insicuri. Bere all'aperto, sotto un portico o in un parco, il vino in cartone o la birra da 66 cl comprati al supermercato, non sarà più possibile. E poi, la necessità di avere con sé lo scontrino della bevanda alcolica acquistata può servire anche per evitare che qualche esercente sia tentato dall'evasione fiscale. Vediamo cosa ne penserà il PD - conclude Rapinese - se non sarà d'accordo con questo regolamento potrà prendere i suoi amici di via Anzani, birre comprese, e andare a Capalbio"

Il riferimento a via Anzani non è certo casuale. Tale via, infatti, è stata al centro di numerose polemiche ed episodi di cronaca che ne hanno fatta una delle zone in cui i residenti chiedono più sicurezza. Non a caso sarà una delle cosiddette "zone rosse" insieme a piazza San Rocco e piazza della Tessitrice che l'amministrazione Rapinese definirà a breve. Il problema "alcol", inoltre, riguarda anche la pericolosità per ragazzini che spesso ne abusano a tal punto da richiedere l'intervento dei soccorsi del 118. Nella sola nottata tra venerdì 19 e sabato 20 agosto le ambulanze sono state impegnate per soccorrere quattro persone ubriache, tra le quali due 18enni.

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