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Diseguaglianza contro la crisi: la ricetta di Nicola Porro all'incontro con Fucina Liberale

Si è svolto venerdì sera a Villa Gallia il secondo incontro del Circolo culturale Fucina Liberale, think tank creato, secondo le parole dei fondatori, per "riportare Como all'altezza delle potenzialità del suo brand formidabile". La serata, dal...

Si è svolto venerdì sera a Villa Gallia il secondo incontro del Circolo culturale Fucina Liberale, think tank creato, secondo le parole dei fondatori, per "riportare Como all'altezza delle potenzialità del suo brand formidabile". La serata, dal titolo "Disuguali è bello - Perché dalla crisi usciamo solo con il merito è il mercato", ha visto gli interventi di Nicola Porro, conduttore di Matrix e vicedirettore de il Giornale, Alessandro Fermi, sottosegretario all'Attuazione del programma in Regione Lombardia e commissario provinciale di Forza Italia, e Giovanni Sallusti, direttore de L'Intraprendente e presidente del Circolo. Durante la discussione si è tratteggiata una visione di politica liberale alternativa, con le parole di Sallusti, "al tassa&spendi applicato sistematicamente dalla sinistra a livello nazionale e locale". L'evento si è inaugurato con un filmato che ha reso omaggio a Bernardo Caprotti, patron di Esselunga recentemente scomparso.

Nicola Porro, che ha presentato il suo nuovo libro La disuguaglianza fa bene che ha fatto da bussola del dibattito, ha sottolineato come "in Italia paghiamo ancora il progetto di egemonia gramsciana, ovvero l'occupazione sistematica da parte del pensiero di sinistra, che nella pratica perdeva, del mondo della cultura, dell'editoria, della magistratura, della scuola. Per cui ancora oggi chi propone progetti politici basati sul "meno Stato" è guardato con sufficienza, espulso dai salotti che contano, bandito dai premi letterari e giornalistici. Nonostante sia esattamente quella liberale l'unica ricetta che può salvarci".

Giovanni Sallusti ha ricordato che "nel 2017 sia la spesa pubblica che la pressione fiscale arriveranno a livelli addirittura superiori a quelli del governo Monti. L'unica cosa che il presunto rottamatore Renzi sta rottamando è la residua capacità produttiva del Paese". "Sta ai liberali costruire l'alternativa, anche a livello locale, dove la giunta Lucini - ha commentato Sallusti - ha aumentato al massimo tutte le tasse di competenza comunale e concesso bonus a pioggia coi soldi dei comaschi, compreso ai dirigenti coinvolti nello scandalo Paratie"

Alessandro Fermi ha insistito sulla "politica opposta a ogni idea liberale che questo governo sta portando avanti, a partire dal referendum sulla riforma costituzionale che, se passasse, sarebbe un trionfo del centralismo ai danni dei territori produttivi". Il prossimo appuntamento di Fucina Liberale riguarderà proprio il referendum, e ospiterà l'intervento di Maria Giovanna Maglie.

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