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Campione d'Italia, quattro consiglieri rassegnano le dimissioni

"Occorre ripartire da zero lasciando intervenire le autorità e le istituzioni centrali"

Quattro consiglieri comunali di Campione d'italia hanno rassegnato le dimissioni. Si tratta di anina Padula, Fiorenzo Dorigo, Domenico Deceglie e Michele Canesi. Qui di seguito il testo integrale della lettera inviata ai colleghi consiglieri, alla giunta, al sindaco Roberto Salmoiraghi e al prefetto di Como Ignazio Coccia.

Spettabile Consiglio Comunale, Egregio Sindaco, Spettabile Giunta Municipale, i sottoscritti Consiglieri Comunali Tanina Padula, Fiorenzo Dorigo, Domenico Deceglie e Michele Canesi, con la presente, in applicazione dell’articolo 38, comma 8 del TUEL, rassegnano le proprie rrevocabili e immediate dimissioni dalla carica di Consiglieri Comunali del Comune di Campione d’Italia. Questa decisione sofferta e difficile deriva dalla consapevolezza che l'unica strada per poter risolvere urgentemente la drammatica situazione che sta vivendo la nostra comunità sia far intervenire immediatamente le Autorità e le Istituzioni Centrali competenti, mediante lo scioglimento del Consiglio Comunale e la nomina di un Commissario Prefettizio, che rappresenta - a nostro avviso - la strada più celere ed immediata per la riapertura della Casa da Gioco. 

Questa scelta non rappresenta una fuga dalle nostre responsabilità, ma trova unicamente il suo fondamento nella convinzione che sia oggi necessario ripartire da zero, al fine di poter ricostruire il sistema Campione, preservando necessariamente tutte le peculiarità che da sempre hanno caratterizzato il nostro territorio e che l’attuale Amministrazione - nostro malgrado - sta oggi continuando progressivamente a cancellare e ad azzerare.

Come già ripetuto e evidenziato nei nostri precedenti e numerosi scritti, riteniamo infatti che le scelte e le decisioni assunte
da questa Amministrazione siano state estremamente inadeguate - oltre che tardive - rispetto al fine primario di tutelare le reali necessità e peculiarità del territorio campionese (basti pensare che, in meno di un anno, abbiamo assistito all’abolizione del contributo integrativo a favore dei pensionati, alla chiusura dell’asilo, alla sospensione di diversi servizi pubblici essenziali, nonché all’intervenuta chiusura della Casa da Gioco)".

Tale inadeguatezza appare evidente anche dall’ultima delibera assunta dalla Giunta Comunale - delibera n. 64 del 13.8.2018 - con cui è stata di fatto azzerata la pianta organica del Comune (nei confronti peraltro di dipendenti che non percepiscono la propria retribuzione da oltre sette mesi), determinando la cancellazione di alcuni servizi comunali essenziali e direttamente funzionali alla possibile riapertura della Casa da Gioco. Ci pare che anche questa decisione contenga già una chiara indicazione delle scelte operate dall’attuale Amministrazione Comunale".

Riteniamo poi che tale delibera - che individua i criteri necessari per procedere alla determinazione degli 86 esuberi prospettati - sia stata assunta da una Giunta Comunale, che appare in evidente conflitto d’interesse, rispetto allo specifico oggetto della delibera, avendo infatti entrambi i componenti della Giunta, parenti stretti nell’Organico Comunale.
Con estremo rammarcio, nel ricordare che tante, troppe volte le nostre proposte sono state totalmente inascoltate da parte di questa Amministrazione, ci vediamo oggi costretti – proprio in considerazione dell’estrema gravità in cui riversa il nostro territorio - a rassegnare le nostre immediate e irrevocabili dimissioni dall’incarico di Consiglieri Comunali, atto che riteniamo propedeutico al possibile intervento delle relative Autorità competenti in materia di possibile riapertura della Casa da Gioco.

In ultimo, cogliamo qui l’occasione per reiterare la nostra richiesta di dimissioni rivolta al Sindaco e agli altri Consiglieri Comunali, auspicando che tutti insieme vogliano e possano fare - per il bene del Paese - un passo indietro, al fine di consentire un intervento diretto delle competenti Autorità e Istituzioni Centrali, volto a cercare di risolvere urgentemente la drammatica situazione che sta vivendo la nostra Comunità. Riteniamo, infatti, che la decisione di continuare a rimanere insediati, anche laddove vi sia l’impossibilità (già peraltro
ufficialmente annunciata) di approvare il bilancio di previsione stabilmente riequilibrato nei termini di legge, rischia di essere controproducente e far perdere – a nostro parere - ulteriore tempo utile alla risoluzione delle attuali problematiche del Paese; tempo che i lavoratori e le famiglie della nostra Comunità hanno già ampiamente esaurito.

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