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Omofobia, il consiglio comunale di Como approva una mozione contro Berlusconi

Un consiglio comunale, quello di ieri sera, dedicato a discutere mozioni vecchie addirittura di due anni (in tutto quasi una ventina). Molte inutili, così tanto inutili che qualche consigliere comunale ha scelto di ritirarla perché ormai superata...

Un consiglio comunale, quello di ieri sera, dedicato a discutere mozioni vecchie addirittura di due anni (in tutto quasi una ventina). Molte inutili, così tanto inutili che qualche consigliere comunale ha scelto di ritirarla perché ormai superata dai tempi. Ma non Alessandro Rapinese (gruppo misto d'opposizione) che ha voluto discutere quasi tutte le sue mozioni, approfittando anche dello scarso numero di consiglieri di maggioranza presenti in aula. Tra queste anche una curiosa mozione contro Berlusconi che ha ottenuto l'approvazione del consiglio comunale. La mozione, protocollata il 17 novembre 2010, prende le mosse dalla dichiarazione dell'allora primo ministro italiano che il 2 novembre aveva dichiarato “meglio essere appassionato di belle ragazze che essere gay”. Il documento di Rapinese, considerata la “grave offesa ai nostri concittadini omosessuali” impegna il sindaco di Como Stefano Bruni “a compiere tutte quelle azioni che possano restituire la dignità lesa ai nostri concittadini omosessuali dalle frasi offensive del presidente del consiglio dei ministri italiano”.

C'è da dire che la mozione come documento politico non è affatto vincolante per il sindaco e l'amministrazione, ma esprime comunque un indirizzo del consiglio comunale. L'approvazione, però, è stata possibile grazie all'assenza di molti consiglieri di maggioranza, alcuni assenti fin dall'inizio della seduta, altri, invece, si sono alzati per non votare. La mozione contro Berlusconi è passata con 11 voti favorevoli e 10 voti contrari. A favore sono stati: Rapinese, Mario Lucini, Roberta Marzorati, Andrea Luppi, Mario Molteni, Donato Supino, Vincenzo Sapere, Bruno Saladino, Silvia Magni e Mario Pastore (unico consigliere favorevole del centro destra). Contrari sono stati: Giovanni Acelti, Mattia Caprile, il sindaco Bruni, Pasquale Buono, Augusto Giannattasio, Emanuele Lionetti, Gianmaria Quagelli, Nadia Tettamanti, Veronica Airoldi e Andrea Anzi.

Sulla discussione di un'altra mozione di Rapinese che faceva riferimento alla protesta contro Dell'Utri a Parolario nell'estate 2010, molti consiglieri della maggioranza sono usciti dall'aula ed è venuto così a mancare il numero legale.

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