rotate-mobile
Politica

Como, attriti in Fratelli d'Italia: Cantaluppi e Tufano contro Molinari

Critiche e accuse al coordinatore provinciale

L'aver sollevato il responsabile degli Enti locali, Sergio Zauli, senza una motivazione plausibile, sarebbe stata solo una pura e semplice ripicca del coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Stefano Molinari per non essere stato appoggiato alle ultime elezioni. Ad affermarlo, in una nota stampa, è il gruppo consiliare di FdI a Palazzo Cernezzi. Quelle che nella nota vengono definite "perplessità" appaiono più che altro come critiche se non vere e proprie accuse.

"Il gruppo consiliare di Como, preso atto delle decisioni del coordinatore provinciale, Stefano Molinari, esprime le proprie perplessità" si legge nel comunicato stampa inviato dal capogruppo Lorenzo Cantaluppi a nome anche del collega di partito Antonio Tufano. "La scelta di sollevare il responsabile degli Enti locali senza una motivazione plausibile, ma, a parere degli scriventi, solo per aver appoggiato in campagna elettorale due amministratori locali di Fratelli d’Italia e non lo stesso coordinatore - peraltro da molto non più amministratore locale - rischia di danneggiare il partito e di dare l’idea che invece di unire e compattare nella fase post voto si voglia avviare una sorta di resa dei conti, l’esatto contrario di cui riteniamo abbia bisogno FDI a Como in questo momento".

Le critiche continuano: "La scelta di sopprimere i coordinatori territoriali, altrettanto immotivata, rischia di compromettere il rapporto tra eletti negli Enti locali ed i circoli territoriali, soprattutto in un momento nel quale bisognerebbe favorire la partecipazione e il dialogo tra circoli ed eletti e non il contrario. Anche in questo caso ci sembra che non si stia facendo l’interesse del partito, primo obiettivo che dovrebbe avere un coordinatore provinciale, ma quello personale o di una fazione".

E ancora: "Il coinvolgimento degli eletti nei consigli comunali, con particolare riferimento a coloro che hanno dimostrato di ottenere ampio consenso tra i propri concittadini, ci sembra la via maestra per far crescere il radicamento del partito sul territorio. Un coordinatore provinciale che vuole agire nell’interesse del partito, senza farsi annebbiare da rancori personali, dovrebbe fare questo, e non allontanare il sindaco del comune più popoloso della provincia nel quale FdI esprime il primo cittadino".

"Tutte queste motivazioni - aggiungono Cantaluppi e Tufano   ci portano a dissentire verso le scelte operate recentemente dal coordinatore provinciale, e speriamo che le stesse possano essere riviste; ancor più auspichiamo che il metodo della scelta solitaria al vertice non sia applicato nuovamente in futuro. A breve infatti, a seguito delle dimissioni dal ruolo di Coordinatore Cittadino di Enrico Avalli, si dovrà necessariamente procedere alla sua sostituzione. Auspichiamo fin d’ora - concludono i due consiglieri comunali di FdI - che per questa scelta il coordinatore provinciale coordini davvero, sentendo gli eletti in consiglio comunale, gli iscritti e il coordinamento provinciale tutto, e non metta tutti di nuovo di fronte a una scelta compiuta in autonomia, ancor più se viziata da motivi di rivalsa personale".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Como, attriti in Fratelli d'Italia: Cantaluppi e Tufano contro Molinari

QuiComo è in caricamento