Foreste Invisibili, Vini e Vinili: 33 fuorigiri di rosso live, senza spine
Un libro, un vino, un disco e un concerto. Tutto in una notte sul palco di Nerolidio Music Farm a Como. Si parte alle 21 con la presentazione in anteprima della ristampa aggiornata di Vini e Vinili, 33 giri di rosso, il saggio che ha aperto la trilogia scritta da Maurizio Pratelli per Arcana, e col nuovo lavoro dei Tirlindana, Foreste Invisibili, raccontato dal leader, chitarrista e cantante del gruppo, Andrea Solinas. A seguire una degustazione, con intervista alla vignaiola Lidia Carbonetti, del Dolcetto Steira di Rocco di Carpeneto. Alle 22 open act delle Locuste (allieve e allievi della scuola di musica che ospita la serata) e per concludere in bellezza il live "Senza spine" dei Tirlindana. La serata sarà presentata e condotta dal giornalista Fabio Borghetti.
"Sono trascorsi 10 anni - racconta Pratelli - da quando ho iniziato a scrivere nel 2013 la prima edizione di Vini e Vinili. Dieci anni che mi hanno portato in giro per l’Italia a raccontare questo libro e quelli arrivati più avanti a sigillarne la trilogia. Un viaggio che è proseguito fino a giustificare la ristampa aggiornata dei miei primi 33 giri di rosso. Un progetto subito accolto dall’editore, con il quale abbiamo deciso di apportare qualche modifica che rendesse questo volume ancora attuale ma soprattutto più ricco di contenuti. In queste nuove pagine si sono infatti aggiunti altri 33 brevi storie di artisti della musica e del vino che ho raccontato alla fine di ogni capitolo per creare nuove appassionate suggestioni d’ascolto accompagnate da un bicchiere di rosso".
"Il filo conduttore - aggiunge Pratelli - è sempre lo stesso: scovare racconti senza trucco, mettere in relazione una canzone e un bicchiere di vino che avessero qualcosa da svelare insieme mentre siamo rapiti dalle onde delle buone emozioni. Mentre remavo in questo mare di note rosse, ho letto un libro di Nico Orengo, “Di viole e liquirizia”, che dato ancora più forza al pensiero di quanto in fondo la tradizione contadina, e in particolare quella della civiltà del vino, sia ancora profondamente radicata in Italia. Tanto che parlare oggi di ritorno alla campagna, e non più di fuga, non è certo un’eresia. E in questo senso non si può certo trascurare il fatto che il mondo del vino naturale abbia avuto un ruolo determinante in questa inversione di tendenza. Un movimento che ha avuto la stessa forza dirompente del punk a metà degli anni ‘70".
Tirlindana, Foreste Invisibili
Trent'anni di attività alle spalle per questo inossidabile quartetto composto da Andrea Solinas, voce e chitarra, Marco Olivieri, basso, Francesco Farsoni, batteria e cori, Paolo Carnevali, chitarra e cori. Ai quali si è ora aggiunto per il progetto live Senza Spine - che ha già dimostrato quale spessore emotivo restituisce alle canzoni dei Tirlindana - il violino di Giulia Martini. Rock emozionale, testi colti e suggestivi: Foreste invisibili, nuovo lavoro discografico della band lariana, porta con sé dieci nuove canzoni che Solinas descrive così: "Dare frutti preziosi a chi sa aspettare. Non trovare spazio sul ciglio delle strade più battute ma chiedere solo molta luce per riuscire a germogliare, dentro a territori dove la vegetazione è fitta. Trovare comunque il modo di splendere, tra tantissime essenze esotiche coltivate ‘in serra’ e tra tanti fiori di stagione".
"Questa in sintesi - aggiunge Solinas - si potrebbe definire la condizione in cui i Tirlindana si sono sempre mossi, fin dall'inizio della loro avventura. Era il 1992. Il tempo ci ha detto che siamo un albero con radici ben salde nel terreno, con fioriture periodiche non fisse ma con tantissima voglia di trovare luce in questo territorio montano dove non sempre le condizioni climatiche sono state favorevoli per chi vuole fare musica. Radici che sprofondano nel rock cantato in italiano, nella sua tradizione nobile e che traggono linfa vitale dalla ricerca melodica di musica e di cantato che serve e sostiene i nostri testi". La produzione artistica, la registrazione e il missaggio sono stati affidati a Carmine Di, ingegnere del suono attivo da decenni, che ha lavorato con i più grandi artisti della musica italiana e internazionale: da Mina ai Litfiba, passando per Mango, Vecchioni e molti, molti altri.
Info e prenotazioni: 031 507128