Debutta a Como ll Festival del Melologo: unico nel suo genere e prima manifestazione di questo tipo in Italia
Il Festival del Melologo prenderà avvio a Como nel 2022 con una prima edizione, con un importante cartellone di appuntamenti dedicati all’interazione tra musica e parola, con la presenza di volti prestigiosi del mondo del teatro e della tv, come l’attrice Vanessa Gravina, volto noto del cinema e della tv (Incantesimo, Cento Vetrine, Butta la Luna, Un caso di Coscienza, Il Bello delle Donne..), del teatro – come Vittorio Sermonti -, della poesia – come Antonia Pozzi nella voce della poetessa Antonetta Carrabs -, del giornalismo – come la pluripremiata Monica Pelliccione -, della regia teatrale – come Sonia Grandis.
Il Festival del Melologo è interamente dedicato, quindi, alla multidisciplinarietà e al rapporto sinergico tra musica e teatro che trova massima espressione nella forma “melologo”. Il Festival vuole così incrociare le utenze e le aree di intervento dei due mondi, ovvero quello musicale e quello teatrale. Opere del grande repertorio, dove la declamazione di un testo letterario è accompagnata da una sincronica parafrasi strumentale, ispirandosi ai lavori di Liszt, Schumann e Strauss, insieme a produzioni del teatro moderno e nuovi spettacoli in prima assoluta sempre nel binomio “suono e parola”. Parola declinata in forma poetica oppure in narrazione prosastica, ma anche spettacoli su soggetti a carattere sociale e di inchiesta. La sezione includerà anche laboratori e spazi di incontro tra artisti e personalità del mondo culturale.
I melologhi in programmazione avranno ad oggetto spettacoli narrativi, con testi innovativi, ma anche con testi di autori storici, come Carlo Porta, affiancati a autori del Novecento, come Antonia Pozzi, il letterato Vittorio Sermonti o la contemporanea giornalista e scrittrice Monica Pelliccione. L’intera programmazione vuole, altresì, mettere in evidenza ed esaltare la creatività contemporanea e i giovani talenti. Più di 20 nuove prime esecuzioni, quindi, in prima assoluta a Como grazie al Festival del Melologo e di queste la maggior parte sarà realizzata da compositori Under 35.
Partners della manifestazione saranno la Casa della Poesia di Monza, Edizioni Sconfinarte, CiaoComo, con il sostegno del Comune di Como. Il Festival del Melologo sarà, altresì, in sinergia con il Festival 5 Giornate di Milano XVII Edizione per la coproduzione DANTE PURGATORIO, presentata in prima assoluta a Como e replicata a Milano nel 2023 (18-22 marzo 2023). Il Festival del Melologo è stato presente anche a L’Aquila nell’ambito del Premio Donne 2022 promosso dalla Onlus Padovani, con l’Anteprima dello spettacolo ZITTITA!, prodotto in esclusiva dal Festival comasco.
La programmazione si evidenzia, dunque, per essere e rappresentare un’innovazione assoluta, con molte nuove produzioni esclusive appositamente allestite. Esaminiamole nel dettaglio.
SABATO 15 OTTOBRE 2022, ore 17 - Como, Pinacoteca Civica
ANTONIA POZZI - Testi Antonia Pozzi e Antonetta Carrabs - Musiche di Rossella Spinosa
Antonetta Carrabs, voce recitante - Rossella Spinosa, organo e clavicembalo
ANTONIA POZZI è una produzione in prima esecuzione per il FESTIVAL DEL MELOLOGO che entra a far parte del Progetto Euterpe. L’evento vuole essere uno speciale omaggio alla grande poetessa Antonia Pozzi, figlia di Roberto Pozzi, importante avvocato milanese, e della contessa Lina Cavagna Sangiuliani, nipote di Tommaso Grossi; Antonia scrive le prime poesie ancora adolescente. Studia nel Regio Liceo - Ginnasio Alessandro Manzoni di Milano per poi iscriversi alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Milano. Dal diario e dalle sue lettere si evincono i molteplici interessi culturali, dalla fotografia, alle lunghe escursioni in bicicletta, dalla progettazione di un romanzo storico sulla Lombardia, allo studio delle lingue (tedesco, francese e inglese). Viaggia, oltre che in Italia, in Francia, Austria, Germania e Inghilterra, ma il suo luogo prediletto è la settecentesca villa di famiglia, a Pasturo, ai piedi delle Grigne, nella provincia di Lecco, dove si trova la sua biblioteca e dove studia, scrive a contatto con la natura solitaria e severa della montagna.
La scrittrice, poetessa, saggista, drammaturga, Antonetta Carrabs, le renderà omaggio con uno speciale testo a lei dedicato, messo in musica dalla compositrice Rossella Spinosa, in una produzione unica ed esclusiva per il Festival del Melologo di Como.
SABATO 22 OTTOBRE 2022, ore 17 - Como, Pinacoteca Civica
CASSANDRA - Musiche di Benedetto Marcello e Rossella Spinosa
Arianna Lanci, soprano e voce – Chiara Cattani, clavicembalo
Una voce femminile che dice il vero - lo urla, lo canta, lo sussurra - ma resta inascoltata. Una capacità divinatoria nata nel solco della maledizione di un dio non corrisposto. A Cassandra, profetessa non creduta, Benedetto Marcello dedica una delle sue monumentali cantate drammatiche, composta nel 1727 su testo poetico dell'abate e celebre librettista Antonio Conti (1677-1749). L'argomento mitologico si nutre del riferimento costante alla fonte, l'Iliade nella traduzione di Anton Maria Salvini (1653-1729): lo stesso Conti ammette di avere spesso riportato fedelmente qualche verso di Omero quando “per la sua dolcezza e la sua leggiadria s'accomodava alla musica”. Il lavoro racconta attraverso la voce di Cassandra gli eventi che hanno caratterizzato gli ultimi anni della Guerra di Troia. Il focus drammaturgico si sostanzia in un fitto alternarsi di recitativi ed ariosi che prendono il sopravvento sulle forme chiuse - rarissime le arie con il “da capo”. La musica è severamente subordinata alla parola, tanto da essere quasi totalmente assente una parte strumentale autonoma. Il basso continuo sostiene una linea vocale molto impegnativa, le cui caratteristiche fondamentali si riconducono a un registro amplissimo, (basti pensare che nella cantata è presente anche un'aria in chiave di basso per la preghiera di Priamo), all'uso di cromatismi, note sincopate in funzione onomatopeica ed intervalli melodici di ardua esecuzione, nell'espressione di una vasta e profonda gamma di affetti. Pur non essendo stata pubblicata durante la vita di Marcello, Cassandra fu tra le cantate più apprezzate del grande compositore veneziano, regolarmente eseguita fino a quarant'anni dopo la sua composizione. Per il pubblico moderno rappresenta una vera e propria rarità, un tuffo nel genio creativo dell'ultimo grande compositore del genere della cantata a Venezia.
L'Alessandra di Licofrone si presenta come un poema tragico in forma di melologo.
La protagonista è assente, ma presenti sono le sue parole: una fitta trama di enigmi, una parola profetica che a tratti assume i toni e le immagini dell'autentica poesia. Ci parla della guerra, ci parla della paura- e dell'avvertimento. Ci parla di una voce, di una rondine. Ci parla del canto- che quando è inascoltato sembra inutile. Ma forse il canto non è mai inutile?
SABATO 5 NOVEMBRE 2022, ore 17 - Como, Pinacoteca Civica
LA VOCE DELLE NUVOLE - Testi di Dante Alighieri - Musiche di autori contemporanei
Marco Pangallo, voce recitante – Paolo De Gaspari (clarinetto basso) e Eccetera Saxophone Duo
La produzione LA VOCE DELLE NUVOLE si aprirà con la realizzazione del Melologo del compositore Nicola Campogrande dal titolo “La voce delle nuvole che non ci sono più” per clarinetto basso e voce recitante., rappresenta una tappa importante di un Trittico dedicato alla Divina Commedia.
Nicola Campogrande è riconosciuto nel mondo artistico come compositore, direttore artistico, critico musicale, conduttore radiofonico e televisivo, e accademico italiano. Importante figura del settore musicale (e non solo) mette a disposizione del Festival del Melologo questo lavoro – che compie 30 anni esatti proprio in questa annualità – per la messa in scena a cura di Paola de Gaspari (clarinetto basso) e voce recitante.
Subito dopo il Melologo di Campogrande, il Festival consentirà la fruzione di un progetto dantesco – prosecuzione di un progetto avviato nel 2021 e dedicato a Dante - con circa 20 nuove opere in prima esecuzione di giovani compositori affiancati a compositori affermati, affidati all’interpretazione dell’Eccetera Saxophone Duo, da sempre attento alla nuova musica. Il progetto, esclusivo anch’esso per il Festival del Melologo, vedrà la sinergia tra testo e suono, con la lettura della Cantica alternata all’esecuzione live dell’opera ad esso ispirata. Tra i compositori prescelti troviamo Paolo Rotili, Salvatore Passantino, Paolo Brignoli, Annachiara Gedda, Francesco Mariotti, Claudia Mura, Gaia Aloisi, Claudio Bianchi, Simone Cardini, Fabrizio Nastari, Graziano Riccardi, Matteo Tundo, Fabrizio Festa, Adriana Cioffi, Alessio Bernardini, Filippo Lepre, Alessandro Salandrini, Luca Tiberini, Paolo Catenaccio, Antonio Bellandi, Michele Sanna, Carla Rebora, Stefano Taglietti.
SABATO 12 NOVEMBRE 2022, ore 17 - Como, Pinacoteca Civica
PLATERO Y YO - Testi di Juan Ramón Jiménez - Musiche di Mario Castelnuovo Tedesco
Vanessa Gravina, voce recitante - Claudio Piastra, chitarra
Juan Ramón Jiménez, Premio Nobel per la Letteratura nel 1956, è autore del “Platero Y Yo” (“Platero e io”), un dialogo dello stesso scrittore con il suo ciuchino Platero, compiutosi attraverso scenette di vita quotidiana che mettono a fuoco le più piccole cose della vita: tramonti, cortili, fiori che scoppiano di luce, borghi screpolati. Come su una tela bianca, vengono dipinti tutti quei sentimenti talvolta trascurati nel fremito della vita di tutti i giorni, che accantona le semplicità del sentire e l’attenzione che ha l’anima nel darsi al genuino, al piccolo. La musica è del grande compositore italiano Mario Castelnuovo Tedesco, anima sensibile e intima del nostro Novecento. L’esecuzione affidata all’affermato chitarrista M° Claudio Piastra che ha nel suo repertorio quest’opera di indiscusso valore artistico e che, per la prima volta, portiamo in scena a Como.
Mario Castelnuovo-Tedesco (Firenze, 3 aprile 1895 – Beverly Hills, 16 marzo 1968) è stato un compositore italiano naturalizzato statunitense. Castelnuovo-Tedesco fu un autore molto prolifico. Nel corso della sua carriera scrisse, tra l'altro, sei opere liriche, cinque oratori, undici ouverture per altrettanti lavori shakespeariani, quattro balletti, concerti per pianoforte, violino, chitarra, violoncello, arpa e oboe, oltre cento composizioni per pianoforte e altrettante per chitarra, più di cento composizioni corali, quasi quattrocento composizioni vocali e un gran numero di composizioni cameristiche. Dotato di una vena melodica ricchissima e fluente, Castelnuovo-Tedesco eccelse soprattutto nel campo della musica vocale. Compositore colto e raffinato, musicò autori come Dante, Cavalcanti, Petrarca, Vogelweide, Cervantes, Shakespeare, Lorca, Whitman. Accanto agli autori classici e contemporanei, la propria cultura ebraica fu fonte di continua ispirazione per il compositore, che scrisse opere di argomento biblico o per la liturgia sinagogale. Oggi è ricordato dal grande pubblico soprattutto per la sua produzione per chitarra, strumento a cui si dedicò con attenzione per tutta la vita, e a cui regalò alcune delle sue pagine più ispirate e autobiografiche
SABATO 19 NOVEMBRE 2022, ore 17 - Como, Pinacoteca Civica
ZITTITA! - Testi di Monica Pelliccione - Musiche di Rossella Spinosa
Sonia Grandis, voce recitante - Rossella Spinosa, organo e clavicembalo
Questa produzione vuole rappresentare uno sguardo di attenzione speciale al mondo femminile ed in particolare al delicato tema della violenza sulle donne. Il racconto Zittita, alla base di questa produzione esclusiva del Festival del Melologo, ha già vinto il premio internazionale di letteratura Penna d’autore, a Torino, il premio Città di Chieti, il concorso nazionale San Lorenzo, a Firenze, il premio internazionale Città di Grottammare, il premio internazionale di letteratura Athena Ars e ha ottenuto la menzione d’onore al premio internazionale “I fiori sull’acqua”, dedicato a Melania Rea. Il tema affrontato è appunto quello della violenza sulle donne, in ogni sua forma, fisica e psicologica, con particolare riferimento alla sfera professionale. Monica Pelliccione, autrice del racconto, è autrice di diversi volumi di rilievo, tra cui “L’Aquila e il polo elettronico. Retroscena di una crisi” (2005), “Nel nome di Celestino. Una nuova luce per L’Aquila” (2009), “San Pietro della Jenca. Il santuario di Giovanni Paolo II sul Gran Sasso d’Italia” (2013), “Storie di donne” (2019), “L’Aquila – Le 100 Meraviglie +1” (2019) e “Pastori d’Abruzzo” (2019), “Personaggi aquilani” (2020). Firma storica del quotidiano Il Centro, la giornalista aquilana ha vinto, tra gli altri, il premio “Agape” per la cultura, il premio “Donna” per il giornalismo, il “Rotary international Agape Caffé letterari d’Italia e d’Europa” per la saggistica, il premio “Decennale L’Aquila 2009-2019”, il “Verga d’argento” per la letteratura. Ziré d’oro personaggio dell’anno per la cultura nel 2019, ha ottenuto il premio internazionale “Adriatico, Un mare che unisce” per il giornalismo e il premio “Margherita d’Austria” per la saggistica. Terza classificata al premio internazionale di letteratura “Luca Romano” ha vinto i “Premio internazionale Kalos”, il premio Città di Firenze “Ut pictura poesis” e il premio internazionale d’eccellenza Città del Galateo. Ha ricevuto a Spoleto il premio “Donne e comunicazione”, il premio speciale “Patrizio Falcone” per il giornalismo e il premio internazionale Spoleto Menotti art festival per la letteratura 2021.
La mise en scene è affidata alla regia e all’adattamento del testo a cura del M° Sonia Grandis e alla musica originale di Rossella Spinosa.
SABATO 26 NOVEMBRE 2022, ore 17 - Como, Pinacoteca Civica
Gilda, mia Gilda (per non dire Rigoletto)
Melologo per voce recitante e archi di Michele dall’Ongaro, su testo e drammaturgia di Vittorio Sermonti.
Giorgio Appollonia, voce recitante – New MADE Ensemble
“Gilda, mia Gilda (per non dire Rigoletto)” su testi di Vittorio Sermonti e con le musiche di Michele dall’Ongaro, appare come una parodia “ludica” del titolo verdiano eponimo, dai tratti costruttivisti, per quintetto d’archi e voce recitante. Spiega come abbia affrontato l’operazione il compositore Michele dall’Ongaro, nell’intervista intitolata Caro padre, ti (ri) scrivo, rilasciata a Alessandro Mastropietro, a ridosso della prima dell’opera, in Riraccontare Verdi. Materiali per un ciclo (de) costruzionista (a cura del committente dell’opera, La Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”, L’Aquila, 2002): “mi sono attenuto a quello che mi pare sia lo spirito, che condivido, con il quale Sermonti ha affrontato il testo. L’ironia, i riferimenti extraverdiani (come l’attacco manzoniano), il gusto per la parodia ma anche l’amore per quest’opera, le sue citazioni letterale etc; ho cercato quindi di seguire il testo di Sermonti, assecondando, ma anche contrastando, il flusso drammaturgico della parola. Nella musica ci sono quattro classi di materiali: frammenti dell’opera veri e propri, richiamati dallo stesso narrante per mezzo di un lettore di audiocassette, come a evocare una destinazione domestica del racconto (che so… come rivolto a un nipotino in visita); citazioni della partitura originale proposte dal quintetto d’archi; parafrasi verdiane e infine musiche originali sempre costruite su cellule del Rigoletto. Non c’è una nota che, in qualche modo, non si riferisca al capolavoro originario, e che non sia in qualche rapporto dialettico con la parola del recitante.
L’idea è stata di avvicinare la musica, allo stesso modo in cui Sermonti ha approcciato il testo: giocando con gli oggetti, le figure, i riferimenti, con l’affetto talvolta irriguardoso che si ha verso un Grande Padre qual è certamente Verdi. Che in tutto questo ci sia dell’ironia è probabile ma in questi casi è bene ricordarsi del monito di Umberto Eco: l’ironia non è una di quelle qualità che programmaticamente, ci si può attribuire senza apparire un po’ ridicoli.”
SABATO 3 DICEMBRE 2022, ore 17 - Como, Pinacoteca Civica
CARLO PORTA - Testi di Dante Alighieri e di Carlo Porta.
Musiche di autori contemporanei
Sonia Grandis, voce recitante - Eccetera Saxophone Duo
L’evento prevede la presentazione in prima esecuzione di tre nuovi Melologhi di compositori Under 35, appositamente selezionati, che scriveranno su testi di Carlo Porta per voce recitante e strumenti. A seguire nuovi brani in prima esecuzione assoluta dedicati ancora ad altri Canti del PURGATORIO di Dante. I testi di Carlo Porta e di tre giovani compositori under 35, appositamente selezionati, vedranno l’affiancamento delle musiche di questi giovani compositori adattate ai testi prescelti e con l’esecuzione a cura dell’Eccetera Saxophone Duo. Carlo Porta (Milano, 15 giugno 1775 – Milano, 5 gennaio 1821) è stato un poeta italiano, nato a Milano sotto la dominazione austriaca. È considerato il maggior poeta in milanese. Al filone politico appartengono soprattutto i sonetti, come Paracar che scappee de Lombardia (1814), E daj con sto chez-nous, ma sanguanon (1811), Marcanagg i politegh secca ball (1815), Quand vedessev on pubblegh funzionari (1812). Fra le poesie che non appartengono a uno dei tre filoni sopraddetti ricordiamo soprattutto i sonetti in difesa della scelta del milanese o in difesa di Milano. Celeberrimi I paroll d'on lenguagg, car sur Gorell (1812) in difesa dei dialetti (o, meglio, delle lingue locali) e El sarà vera fors quell ch'el dis lu (1817) in difesa di Milano. Fra le poesie più propriamente umoristiche ricordiamo Dormiven dò tosann tutt dò attaccaa (1810) e la brevissima Epitaffi per on can d'ona sciora marchesa (1810). La restaurazione austriaca del 1815 deluse profondamente il Porta che aveva sperato in un'indipendenza della Lombardia dal dominio straniero. Carlo Porta (Milano, 15 giugno 1775 – Milano, 5 gennaio 1821) è stato un poeta italiano, nato a Milano sotto la dominazione austriaca. È considerato il maggior poeta in milanese. «È manifesto che la eccezionale personalità portiana ha finito con lo schiacciare sotto di sé, degradandolo a un ruolo più o meno passivo, di allievo o imitatore, chi, dietro il suo esempio, [...], si è messo per la strada dello scrivere versi in milanese.» Importante critico ed esperto di Carlo Porta è stato il professore Dante Isella. Biografo scrupoloso e storico attento è stato il professore Guido Bezzola.
L’ingresso agli eventi è con biglietto di Euro 5,00.