All'1&35circa: Filippo Andreani torna in concerto con "Il secondo tempo"
Dopo aver accarezzato nuovamente il sogno del Premio Tenco e dopo aver "camminato" a fianco di Francesco De Gregori, Filippo Andreani torna sul palco del Live Club All'1&35circa il 25 gennaio 2019 per proporre con la sua band le canzoni di un disco che gli sta regalando grandissime soddisfazioni. Non è facile descrivere in parole semplici la poetica di Filippo Andreani, cantautore comasco dai trascorsi hardcore punk. Nato in un anno significativo come il 1977, l’artista ha già avuto modo di mettersi in luce grazie ad una cospicua (auto)produzione (tre album già all’attivo, questo è il quarto) e ad una lunga peregrinazione live tra club e CSOA. Il Secondo Tempo segna però un punto di svolta importante. Mai come prima Andreani ha dato fondo alle sue capacità liriche e musicali, oltre alla sua passione smisurata per quel calcio d’altri tempi, popolato da personaggi che ritroviamo in molte delle canzoni presenti nell’album, realizzando quello che oggi potremmo definire un piccolo miracolo di equilibrio poetico.
“In questo disco - dice Andreani - racconto di altri per parlare di me stesso. Soprattutto di quello che mi rimane addosso del Filippo bambino, che correva dietro a palloni, calendari e desideri. Scrivendone, mi sono reso conto di essere ancora fatto così. E questa è senza dubbio la migliore scoperta dei miei primi quarant’anni”. Prodotto insieme a Guido Guglielminetti, bassista, produttore artistico e collaboratore storico di De Gregori, l’album è un opera sospesa nel tempo. Lo stesso Guglielminetti descrive così la musica e le parole di Andreani: “Filippo mi ricorda i grandi cantautori, quelli che scrivevano per la necessità di esprimere le proprie emozioni, non per fare cassa. Lavorare con lui a questo progetto, è stata una bellissima esperienza, perché ho provato quel brivido, quell’entusiasmo e quella passione che sono merce rara di questi tempi.Non sono mai stato un calciatore, ma la mia vita è sempre stata un secondo tempo”.
Rigoroso quanto leggero, nel senso più musicale che è possibile attribuire a questi due termini, l’album è purissimo artigianato pop. Assemblato e realizzato all’Edac Studio di Como e successivamente missato e masterizzato ad Arezzo, al Macinarino Studio, vede la presenza di ospiti illustri come Valerio Mastandrea, voce dell’intro iniziale Il Primo Non Esiste, del leader di Assalti Frontali, Militant A, che impreziosisce con il suo flow la splendida Ninin, della voce dialettale di Eugy dei Bull Brigade ne Il Cielo di Superga, anche corista – insieme alla leggendaria punk band romana Klaxon presente in Come se Nulla Fosse, per finire con Ezio Vendrame, voce narrante nell’outro finale della già citata Il Primo Non Esiste.