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8 marzo / Cantù

La storia di Katia alle Poste di Cantù, un esempio di leadership femminile

"Mio marito non mi vorrebbe mai come capo ma mi supporta in famiglia"

Poste Italiane, fin dalla sua nascita ha dato spazio all’occupazione femminile: il ruolo della donna, inizialmente legato soprattutto ad una innovazione tecnologica come quella del telegrafo, è cresciuto nel tempo e oggi, nell’era di Internet le donne rivestono un ruolo strategico.  La realtà comasca in particolare vede il 60% di donne impiegate negli Uffici Postali e oltre il 30% degli stessi è guidato da una donna; mentre nella gestione del recapito il 32% delle risorse è al femminile e il gruppo dei portalettere è sempre per il 32% composto da quote rosa. La presenza femminile in provincia di Como ha avuto un ruolo determinante nel conseguimento dei risultati legati alla sostenibilità, all’inclusione e alla parità di genere. 

La storia di Katia

Katia la Spisa, 43 anni, Responsabile del centro di Cantù, incarna perfettamente la volontà di Poste Italiane di valorizzare i talenti e la leadership femminile. Originaria della provincia di Palermo e diplomata al liceo scientifico, dopo aver iniziato la facoltà di Chimica, nel 2008 Katia accetta con entusiasmo una posizione da portalettere a Mariano Comense. Grazie alla sua voglia di mettersi in gioco ed alle sue capacità organizzative, nel 2015, al rientro dalla maternità di Lorenzo, diventa caposquadra a Saronno e dopo la nascita della sua seconda bambina, Clara, continua la sua crescita professionale e nel 2019 diventa Responsabile proprio del centro da cui era partita, Mariano Comense. Nel 2021 continua il suo percorso come Responsabile di un centro, spostandosi dapprima a Barzanò, per poi approdare nel 2022 a Cantù dove ricopre questo ruolo anche oggi.

“Il lavoro - racconta Katia - oltre ad essere la mia passione, mi anche regalato una famiglia, mio marito infatti è portalettere e, anche se non mi vorrebbe mai come capo, mi supporta quotidianamente nella gestione familiare. Ho vissuto ogni cambiamento che mi è stato proposto come un attestato di stima ed ogni volta mi ci sono buttata anima e corpo.  L’aver lavorato con tante persone e personalità differenti, mi ha insegnato che ognuno di noi ha punti di forza da mettere in gioco e sono proprio questi che permettono di creare una squadra vincente. La trasparenza, il dialogo aperto con tutti e il mettersi in gioco sempre in prima persona, mi hanno aiutato a diventare un punto di riferimento per le persone che lavorano con me” Conclude Katia “essere una donna non è mai stato un ostacolo nella mia crescita professionale. Anche quando ho dovuto gestire colleghi più grandi di me, abituati a modalità diverse dalle mie, ho avuto riscontri positivi e non ultimo, nel recente passato, ho dovuto affrontare un periodo personale molto difficile, e tutti i colleghi e la mia responsabile in particolare, si sono dimostrati preziosi nello starmi vicino e nel sostenermi sempre. Nonostante il mio ruolo sia impegnativo, cerco comunque di trovare del tempo di qualità per la mia famiglia, con i miei figli, ad esempio, abbiamo scoperto la passione comune per la pittura e nel nostro tempo libero dipingiamo insieme!”

Il centro di Cantù serve 8 comuni oltre a Cantù stessa, annualmente movimenta più di 60 mila pacchi e 300 mila pezzi tra raccomandate e posta a firma, e conta una squadra di 30 portalettere dotati di palmari di nuova generazione e di mezzi di trasporto per oltre il 30% green o a bassa emissione.

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Anche nel 2024, per il quinto anno consecutivo, a Poste Italiane è stata assegnata la certificazione “Top Employers”, che seleziona in tutto il mondo le aziende che si distinguono per le migliori politiche di gestione delle risorse umane: dalla selezione all’onboarding, dalla gestione allo sviluppo, dalla comunicazione interna alla formazione, dal welfare aziendale fino alle politiche di diversity & inclusion. Un insieme di pratiche organizzative e di sviluppo del potenziale umano e professionale che facilita la creazione di un ambiente di lavoro e di relazione in cui ogni dipendente può realizzare il proprio talento, contribuendo così al successo dell’intero Gruppo.

L’Azienda, inoltre, con una presenza femminile del 53%, ha anche ottenuto lo scorso novembre la certificazione UNI/PdR 125:2022 per la sua capacità di garantire la parità di genere nell’ambiente di lavoro. L’attestato, previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è stata rilasciato dall’IMQ, organismo internazionale di certificazione.

Poste Italiane ha ottenuto il punteggio complessivo del 96% (rispetto al minimo richiesto di 60%), raggiungendo eccellenti risultati nelle sei macroaree oggetto di valutazione: cultura e strategia, governance, processi del personale (HR), opportunità di crescita ed inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa per genere, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.

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