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Coronavirus

L'ipotesi in Svizzera: "Se i dati peggiorano niente green pass a chi non è vaccinato"

Il tampone negativo potrebbe non bastare più per ottenere il certificato verde

Mentre in Italia dal 15 ottobre il green pass sarà obbligatorio anche per tutti i lavoratori, oltreconfine potrebbere esserci novità ancora più stringenti. Come anticipa infatti oggi il Corriere del Ticino, la Svizzera, in caso di peggioramento della situazione pandemica, potrebbe escludere i tamponi dal green pass. Ad annunciarlo è stata la presidente della task force federale Tanja Stadler. In altre parole il certificato verde - che in Svizzera non è però obbligatorio per lavorare - potrebbe essere limitato alle sole persone vaccinate o guarite dalla malattia. 

Il concetto su cui si baserebbe l'eventuale stretta è che - come già successo in occasione di grandi eventi, ad esempio i recenti Campionati Europei di Calcio - potrebbero verificarsi importanti focolai. I test - ha affermato la professoressa del Politecnico federale di Zurigo in un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano in lingua tedesca Blick - non sono mai affidabili al 100%". 

"Per far fronte alla situazione - ha detto ancora Tanja Stadler - ci sono varie opzioni: vietare del tutto gli eventi, accettare le infezioni con un possibile sovraccarico del sistema ospedaliero, oppure inasprire le regole. Quest’ultimo approccio potrebbe essere raggiunto concedendo ai soli vaccinati o guariti il green pass, ed esludendo chi invece per ottenerlo si sottopone al tampone". Ipotesi estrema ventilata solo in caso di un sensibile peggiiramento dei dati covid in Svizzera nei prossimi mesi. 

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