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Sul lago di Como è la stagione della migrazione delle rane

I volontari installano le protezioni per il salvataggio degli anfibi del Lario e del Segrino

In molti si saranno chiesti a cosa servono le protezioni che in questa stagione si incontrano in alcune zone del Lario, come ad esempio quelle che abbiamo fotografo lungo alcuni sentieri di Lezzeno. Ecco svelato il "mistero". Si tratta di protezioni per la migrazione che le rane compiono a primavera. Il traffico automobilistico costituisce infatti  un fattore di rischio rilevante per la fauna selvatica che popola il nostro territorio. Gli anfibi sono tra le vittime più frequenti perché nella stagione primaverile compiono delle vere e proprie migrazioni di massa per poter raggiungere luoghi adatti alla riproduzione, che avviene necessariamente in acque ferme (laghi, stagni, pozze, piccole raccolta d’acqua).

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Nel corso di questi spostamenti sono costretti sempre più spesso ad attraversare le strade con il conseguente rischio di essere schiacciati dalle auto. Le loro piccole dimensioni, il loro incedere lento e la migrazione di massa durante le ore notturne contribuiscono notevolmente a ridurre le probabilità di sopravvivenza. Per di più in genere a farne le spese sono proprio gli adulti, travolti ancor prima di avere avuto successo nella riproduzione. Al traffico veicolare è imputabile la scomparsa di diverse popolazioni di anfibi in Lombardia che fino a qualche decennio fa si riproducevano sulle sponde dei grandi laghi prealpini, con il rischio di arrivare addirittura in pochi anni all’estinzione delle popolazioni stesse.

Nel territorio della nostra Comunità Montana i principali punti di attraversamento stradale dove vengono svolte attività di salvataggio sono:
- Strada Provinciale lungo il lago del Segrino (CANZO/EUPILIO/LONGONE AL SEGRINO)
- Strada Statale 583 tra Nesso e Lezzeno (NESSO / LEZZENO)
- Lago di Crezzo (LASNIGO/BARNI)

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Nei principali punti di attraversamento, ogni primavera dei volontari posizionano delle barriere di contenimento temporanee (solo in alcuni casi si tratta di strutture fisse), con la funzione di convogliare gli animali verso appositi sottopassi stradali o in zone dove possono essere prelevati e trasportati indenni verso i siti di riproduzione. Queste operazioni di salvataggio sono anche l’occasione per poter raccogliere informazioni sugli animali mediante schede di censimento; l’analisi di questi dati permette valutazioni sulla numerosità delle popolazioni, sulle dimensioni di maschi e femmine e sul loro rapporto numerico, per affrontare su base scientifica la programmazione degli interventi di conservazione attiva sul territorio.

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Da anni le GEV della Comunità Momtana sono impegnate attivamente in interventi di salvataggio e censimento al lago del Segrino, dove la specie minacciata è il rospo comune (Bufo bufo). Negli scorsi anni è stato svolto un ottimo lavoro, ma serve continuare. Punti di forza del successo di queste attività sono una buona organizzazione ma soprattutto la disponibilità del volontariato, indispensabile per poter garantire un controllo adeguato dei tratti stradali e la movimentazione degli animali.
 

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