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Ronde padane a Cantù, il PD accusa la Lega: "Solo una mossa elettorale"

Cantù. Le “ronde padane” a Cantù? Soltanto una facile via per le elezioni. Questo il parere espresso dal futuro candidato sindaco del PD Antonio Pagani. La risposta dell’opposizione arriva dopo la petizione creata dai Giovani Padani nei  giorni...

Cantù. Le “ronde padane” a Cantù? Soltanto una facile via per le elezioni. Questo il parere espresso dal futuro candidato sindaco del PD Antonio Pagani. La risposta dell’opposizione arriva dopo la petizione creata dai Giovani Padani nei giorni scorsi (il nome della petizione è emblematico: “Per una città più sicura”), che ha lo scopo di raccogliere firme per poter istituire delle squadre di vigilanti privati. La petizione, va ricordato, è stata creata a sostegno di una mozione che verrà presentata in consiglio comunale dal leghista Alessandro Brianza. Una proposta, sostengono i leghisti, nata perché la città di Cantù è stata recentemente vittima di alcuni episodi di microcriminalità. Ogni qualvolta, però, si tocca l’argomento delle “ronde”, i mal di pancia si fanno sentire un po’ da tutte le parti. E che malumore ci sia anche all’interno della coalizione PDL-Lega è cosa ormai nota.

Evidentemente, nemmeno l’argomento sicurezza riesce a risanare le ferite. Il futuro candidato sindaco targato PD sostiene che, innanzitutto, l’idea di pensare alle “ronde” come estrema ratio, significa dimostrare palesemente l’impotenza e l’incapacità degli amministratori locali di far fronte all’emergenza furti. In secondo luogo, testimonia il fatto che la Lega si comporta come una forza d’opposizione, come se per vent’anni non fosse stata al governo. Ultimo ma non ultimo, ricorrere a soluzioni ossessive di controllo non è certo la soluzione ideale per la sicurezza dei cittadini. L’amministrazione comunale, sostiene Pagani, ha speso in questi anni moltissime risorse economiche per alimentare nella popolazione l’illusione della sicurezza permanente: a che cosa sono servite, si chiede Pagani, le telecamere aeree? E il telefono verde per denunciare gli immigrati clandestini? A questo punto, però, ammettendo per un momento che le “ronde”possano essere istituite a Cantù, il PD si chiede: è un progetto serio? Se si, la Lega dovrebbe chiarire a chi appioppare i costi. Il PD sembra che abbia comunque un’idea precisa sull’argomento: “La verità, è probabilmente ancora una volta quella che si cercano facili rendite elettorali”. Condita magari da un po’ di paura. Insomma, secondo il PD, quest’ultima idea firmata Lega Nord non sarebbe altro che il totale fallimento di tutta la classe dirigente in tema sicurezza.

Irene Savasta

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