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Pubblicità e insegne, anche a Cantù negozi in rivolta: "Multe ingiuste"

A Cantù come a Como: molti negozi denunciano di avere ricevuto sanzioni considerate sbagliate o ingiuste. I malcontenti dei commercianti e dei titolari dei pubblici esercizi sono riassunte in una interrogazione presentata dal consigliere comunale...

A Cantù come a Como: molti negozi denunciano di avere ricevuto sanzioni considerate sbagliate o ingiuste. I malcontenti dei commercianti e dei titolari dei pubblici esercizi sono riassunte in una interrogazione presentata dal consigliere comunale Pdl Wolfango Masocco che chiede al Comune, in sintesi, come e con quali strumenti siano state effettuate le misurazioni su insegne e affissioni e se tali misurazioni, effettuate su suolo privato, siano valide anche nel caso siano state effettuate non in presenza dei titolari dell'esercizio (e quindi in assenza di contraddittorio). Nell'interrogazione Masocco chiede anche se gli strumenti utilizzati siano certificati dal Ministero competente, come nel caso degli autovelox.

Alcuni commercianti, per esempio, hanno segnalato di avere ricevuto la sanzione per insegne delle quali era stata già pagata la relativa tassa. nonostante il sindaco di Cantù, Claudio Bizzozero, abbia assicurato la disponibilità da parte di Abaco (società incaricata della riscossione dei tributi legati a insegne e pubblicità) Masocco afferma di non avere mai avuto risposta alle sue richieste di chiarimento.

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